Brasile: Guarani Kaiowa, evoluzioni e grido di resistenza

Accolgo volentieri l’appello degli amici attivisti per i diritti degli indios brasiliani e torno a parlarvi ( qui e qui trovate i due post precedenti sul tema che vi invito ad approfondire) delle prolematiche in generale degli indios e nello specifico delle popolazioni autoctone. Ecco i Guarani-Kaiowa sono una di queste e purtroppo le cose non stanno procedendo affatto bene per loro. E in questo momento la prima cosa che possiamo fare per dare una piccola mano, anche da qui, è non lasciar dimenticare, ma far rimbalzare le notizie in un tam tam mediatico virale. Anche perchè no attraverso questo blog 🙂

Profondamente colpiti dalla perdita quasi totale delle loro terre, i Guaraní Kaiowá del Mato Grosso do Sul, il secondo gruppo indigeno più grande del Brasile, con una popolazione di 43.000 persone, sono vittime costanti di attacchi e di un’ondata di suicidi.

Guarani Kaiow_5

Questi a grandi linee gli eventi che hanno segnato il trascorso 2014:

Fatti negativi

  • mediamente ogni mese sono morti ca. 25 indios Guarani-Kaiowa (fonte Aty Guasu, la Grande Assemblea del Popolo Guarani Kaiowa), investiti da automezzi sulle le strade provinciali lungo le quali sono accampati, uccisioni e suicidi.
  • Julia Venezuela Almeida, non ancora diciottenne, uccisa a colpi di arma da fuoco e il cui corpo è stato sequestrato dai suoi stessi assassini.
  • Deuci Lopes, 17 anni, uccisa  da auto pirata lungo il bordo della strada provinciale.
  • Jocikelle Martins, 17 anni, nipote della guida spirituale Xurite Lopes assassinata nel 2009, investita da auto pirata lungo il bordo della strada provinciale.
  • Ismael Mariano de Lima, 14 anni, ucciso da auto pirata lungo il bordo della strada provinciale.
  • accerchiamento di un villaggio indigeno da parte di pistoleiros armati, che hanno impedito l’accesso anche a funzionari dei servizi sanitari. Sono stati sparati colpi di arma da fuoco ad altezza umana in direzione delle abitazioni indigene.
  • persecuzione sistematica del leader Ladio Veron, che oggi vive in posto segreto, sotto sigillo, per motivi di sicurezza.

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Fatti positivi

  • campagna di supporto a gennaio 2014 alla famiglia Veron e alla comunità di Takwara (a cui ha partecipato anche Alla Ricerca di Shambala 🙂 ): sono stati acquistati generi alimentari, medicinali e ricostruite abitazioni tradizionali che hanno sostituito una parte delle ignobili baracche di tela. Sono state in seguito avviate azioni e inviati dossiers con foto ad organi pubblici e di difesa dei diritti umani, sia in Brasile che in Europa, a denuncia della situazione.
  • La “Brigada de solidariedade aos povos Guarani-Kaiowa”: sull’onda della campagna di supporto alla famiglia Veron,  membri della società cvile brasiliana, impegnati socialmente e civilmente, hanno attraversato il territorio dei Kaiowas, portando aiuti materiali ed aiutando la ricostruzione di alcune case di preghiera delle comunità
  • Medaglia “Chico Mendez” a Ladio Veron: a Rio de Janeiro, è stata riconosciuta l’alta onoreficienza al capo indigeno, per il suo impegno nella lotta in difesa dei diritti umani e dell’ambiente
  • Campagna elettorale per Ladio Verona deputato federale: anche se il nostro amico non è stato eletto, l’esperienza può essere considerata positiva, poiché ha permesso una coesione fortissima tra le varie comunità indigene (non solo Kaiowa), intorno ad un programma politico preciso e definito, mirante alla tutela ambientale e climatica e alla preservazione delle tradizioni e conoscenze dei popoli autoctoni.
  • L'”Pequena açao entre amigos”: con 38 compagni e amici è stata raccolta una piccola cifra di denaro e con tale somma è stato acquistato quanto necessario a sistemare la rete idrica e di erogazione dell’acqua potabile nella riserva indigenza di Dourados. L’operazione è stata possibile anche grazie alla generosità del titolare del negozio di ferramenta di Dourados, che  ha venduto il materiale a prezzi stracciati.
  • Stop alla PEC 215:La PEC 215 è una proposta di legge che ridimensiona drasticamente la possibilità di demarcazione ed omologazione delle terre indigene. Questa proposta sostenuta dalla lobby del grande latifondo, è stata sospesa, grazie alle manifestazioni di protesta organizzate a Brasilia e sulle reti sociali.

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Purtroppo l’ultimo comunicato di qualche giorno fa parla di sgombro forzato della popolazione:

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SOS! ATTENZIONE! EMERGENZA KURUSSU AMBA!

<Ancora una tragedia annunciata!

In queste ore è stato comunicato ufficialmente da parte delle autorità che il giorno 16 Marzo avverrà lo sgombro forzato della comunità Guarani-Kaiowa di Kurussu Amba – Coronel Sapucaia, da parte delle forze di polizia locali e federali.

Invece di completare il processo di demarcazione e omologazione dei territori indigeni, il governo federale decide di allontanare le comunità indigene dai loro territori tradizionali, a favore del grande latifondo.

La comunitá di Kurussu Amba fa sapere che ha deciso di resistere, in quanto lo sfollamento significherebbe tornare a vivere accampati sotto i teli di plastica ai bordi della strada provinciale, senza i più elementari servizi ed esposti ad ogni tipo di ritorsione e violenza.

La Comunità chiede aiuto a tutti gli amici, attivisti, organi di stampa nazionali ed internazionali, al fine di appoggiare questa causa che vede ancora una volta la sopraffazione dei più deboli e indirettamente dell’ambiente naturale che le comunità indigene cercano di proteggere.

La resistenza sarà a oltranza.

Una nostra connazionale ha ascoltato il grido di aiuto della comunità. l’attrice italiana Barabara Cupisti, in queste ore sta visitando le comunità Guarani-Kaiowa del Mato Grosso do Sul, in particolare quella di Kurussu-Amba, accompagnata da leaders della resistenza, tra cui il professore e antropologo e membro di Aty Guasu, Tonico Benites.

Barbara Cupisti sta documentando le condizioni disumane e di degrado in cui sono costretti a vivere i nostri amici. Chiediamo a tutti i sostenitori e simpatizzanti di diffondere questo comunicato è relativo commento in italiano, in modo da riattivare il tam tam mediatico che già tante volte ha aiutato ad impedire atti di ingiustizia simili.>

Guarani Kaiowa_1

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E’ l’ostinata determinazione di un popolo di vivere e morire insieme, seguendo le proprie credenze, speranze o tristezze, e il loro grido di resistenza che oggi non può non essere ascoltato. E’ così che sono nate manifestazioni, iniziative di solidarietà, è nato un blog del comitato internazionale, un video diretto da Tekoa Virtual Guarani, rivolto alla presidente Dilma Rousseff per ottenere la sua attenzione rispetto alla violenza di cui sono oggetto queste persone, una petizione di Avaaz che chiede di bloccare il genocidio lanciando un appello mondiale e tanto altro. Ricordandoci che…

guarani_kaiowa_child__save_the_forest_people_by_fairiesndreams-d5kh7zb

@pic credit fairiesndreams: Guarani Kaiowa save the forest people

“Non dovremmo rimanere in silenzio o impassibili in seguito a questo grido lanciato dalla comunità Kaiowá Guarani. Le comunità indigene, sulle terre reclamate, nei campi, nei villaggi, organizzano la speranza, sfidano i potenti e lottano con le forze che rimangono loro contro le politiche di morte e di genocidio.”
(Egon Heck, CIMI – Concilio missionario indigenista)

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6 Comments

  1. Grazie Monica
    per il prezioso contributo che sta già girando in pagine e siti di gruppi e amici attivisti e militanti.

    Mi faccio portatore anche dei ringraziamenti della familia Veron, per la
    quale ogni atto di attenzione e solidarietà nei loro confronti, riaccende la speranza di giustizia e pace.

    GM

    Reply
    • ma scherzi! è una goccia ma sono felice di farla e di offrire uno spazio dentro questo contenitore per dare una mano.
      Monica

      Reply
  2. Buongiorno,

    a nome della comunitá Guarani-Kaiowa di Kurussu Amba, ringraziamo ALLA RICERCA DI SHAMBALA, per il sostegno dato in questa e passate occasioni.
    Grazie alla diffusione di articoli come quello pubblicato dal Blog, brasiliani e internazionali e l’impegno Sul campo, il Supremo Tribunal Federal ha sospeso temporaneamente l’ordine di sgombro della comunità Kurussu Amba.
    È’ un piccolo passo ma questa causa è fatta di tanti piccoli passi e tanti tanti amici e sostenitori.
    Grazie.

    Em nome da comunidade Kurussu Amba Guarani-Kaiowa, agradecemos ALLA RICERCATO DI SHAMBALA, pelo suporte nessa e em outras situações.
    Graças a esse tipos de artigos, nationais e internacionais e ao comprometimento de todos na ação, o STF parou temporariamente o liminar de despejo de Kurussu Amba.
    É um pequeno passo mas essa luta é feita de muitos pequenos passos e muitos amigos e suportes.
    Obrigado

    c/ Francesca Musci, Tereza Amaral, Xamiri Nhupoty, Natanael Vilharva Caceres, Lucimara V Vaz, Rita Vieira, Flávio Bittencourt, Luciano De Mello Silva, Ione Rochael , Luigina Guarani Kaiowà Franceschina, Sain Ines,Ines Sain, Loredana Pungitore, Riccardo Guerra, Eduardo Salvato, Monica Nicoliello, Nino Gualandi, Gian Luca Penazzi,

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    • Oggi non potevo avere notizia migliore 🙂 felicissima e avanti coi piccoli passi.

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  3. Questo è il genere di articolo che mi piace leggere. Avendo molti amici brasiliani che mi aggiornano, sto seguendo anch’io le vicende.
    Condivido subito l’articolo, la gente deve sapere cosa succede dall’altra parte del mondo.

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    • ciao Annalisa, grazie 🙂 leggere e tenersi informati è un primo passo

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