I miei viaggi

Cattura

Di cosa vi parlo esattamente in questo blog?

In questo blog cercherò di raccontarvi, a modo mio, i viaggi fatti fino ad ora (“del doman non v’è certezza“, Canzona di Bacco). Desiderio di condivisione? Voglia di giocare in un prato più grande? Bisogno di esprimersi e raccontarsi sconfinando altrove? Tutti ingredienti all’appello, non c’è dubbio.

I viaggi di quando ero ancora una donzella zaino in spalla e fai da te con pochi grilli per la testa, a parte l’unico chiodo fisso di mettere da parte l’impossibile – d’altronde sono genovese – per sperperare poi tutto in voli aerei e andare lontano lontano. Eh già, l’esterofilia giovanile è una brutta bestia… anche se col tempo sto imparando ad amare di più il mio sorprendente paese e a scoprirlo lentamente, giorno dopo giorno, angolo dopo angolo.

Vi racconterò dei nostri viaggi in coppia prima a zonzo per l’Europa, il Medio-Oriente, e qualche scorcio d’ Africa e poi nei mari tropicali quando per quattro anni ci siamo trovati a vivere a Praga e dopo i lunghissimi (e freddissimi) inverni praghesi cercavamo solo mari, spiagge incontaminate e paradisi rigorosamente caldi. E del nostro viaggio di nozze tutto australiano.

E vi racconterò come, anche dopo la maternità e la nascita di nostra figlia Giulia Luce, siamo riusciti, nonostante l’assenza totale di nonni, parenti, o aiuti nei dintorni a portare avanti questa passione in tre, partendo dalle soluzioni family in giro per l’Italia, per poi portarci dai 2 anni in poi la piccolina in Cornovaglia, in Portogallo, a Zanzibar, negli Stati Uniti, in Islanda e tornare con lei persino in Australia e Nuova Zelanda.

Dal 2017, dopo la separazione, ho ricominciato a viaggiare da sola, con mia figlia o in gruppo, la mia lista dei desideri anche se invecchio è lunghissima… poi è arrivata la pandemia e tutto il mondo travel è entrato dentro un limbo incerto. Ma ne usciremo e nel frattempo la mia Travel Map si è aggiornata e continuerà a farlo.

Spero che questo blog non sia un angolino solo mio, ma diventi davvero luogo di scambio di esperienze, di connessioni, porta aperta a tutti i viaggiatori, per raccontarci le strade che percorriamo, i luoghi che abbiamo sentito nostri, le emozioni che ci hanno trasmesso e magari come i viaggi ci hanno cambiato, di cosa ci siamo innamorati, perché siamo partiti e poi tornati o rimasti, cosa abbiamo scoperto dietro casa o in giro per il mondo.

“Ogni posto è una miniera. Basta lasciarcisi andare. Darsi tempo, stare seduti in una casa da tè a osservare la gente che passa, mettersi in un angolo del mercato, andare a farsi i capelli e poi seguire il bandolo della matassa che può cominciare con una parola, con un incontro, con l’amico di un amico di una persona che si è appena incontrata e il posto più scialbo, più insignificante della terra diventa uno specchio del mondo, una finestra sulla vita, un teatro di umanità dinnanzi al quale ci si potrebbe fermare senza più bisogno di andare altrove. La miniera è esattamente là dove si è: basta scavare.”
(Tiziano Terzani, Un indovino mi disse)

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