Racconti di Spagna: i fiori d’Andalusia

Racconti di Spagna: i fiori d’Andalusia

Un luogo può essere raccontato in mille modi, colle parole, colle immagni, con la musica, con la danza, con l’arte. Il primo post dedicato all’ Andalusia, dove siamo appena stati, lascia spazio alle immagini e in particolare a quelle dei suoi meravigliosi e curatissimi giardini, quello dell’Alhambra a Granada, quello dell’Alcàzar a Siviglia, e qualche scatto rubato ai patii segreti nel cuore della Juderìa di Cordoba. Giardini che in primavera danno il meglio di sé. Ringrazio per queste bellissime immagini Giuseppe, mio marito, che da sempre ha una passione e una spiccata attitudine per la fotografia (anche se fa tutt’altro)…ora capite chi è il vero fotografo di casa, ehhhh!  io sono l’allieva, lui il maestro...
Berlino è solo sé stessa

Berlino è solo sé stessa

Guest post di Cristina Crovetto Spesso vi diranno che Berlino o si odia o si ama  ma non può essere così perche’ “Berlino è tutto” quindi ci sarà di sicuro qualcosa che vi farà innamorare, qualcosa che non vi piacerà affatto e qualcosa che non capirete mai o vi lascerà assolutamente indifferenti. Non è grandiosa come Parigi, non è conservatrice come Londra, però sa essere mondana come Madrid, trasgressiva come Amsterdam,  più moderna di New York e nonostante la sua modernità ha storia da vendere, Berlino è semplicemente se stessa! E’ la capitale della Germania, ma a Berlino non vedrete la  Germania! Vedrete Berlino! TANTE CITTA’, NESSUN CENTRO Berlino è tante piccole città racchiuse sotto lo stesso nome. I quartieri (Bezirke) sono così diversi l’uno dall’altro che è possibile  cambiare destinazione ogni giorno se non ogni ora, cercherete affannosamente il centro … tempo perso, perche’ non c’è! Forse non vi piacerà l’idea, io la trovo geniale, staccarsi dal concetto di centralità ti fa scoprire gli angoli e i dettagli della città, te la fa vivere in ogni sua parte. Servita da due grandi aeroporti, Tegel a nord e Schönefeld, a sud-est. Quest’ultimo ampliato nell’Aeroporto Internazionale Berlino-Brandeburgo è il principale scalo aeroportuale di Berlino. L’aeroporto di Tempelhof , massima espressione architettonica degli anni Trenta, ha chiuso i battenti nel 2008. La rete metropolitana di U-Bahn e S-Bahn, collega la città e i dintorni con puntualità ed efficienza, ma per  avere uno sguardo d’insieme (ein Blick) sulla città, si può salire sul bus n.100  e percorrendo Unter den Linden, si incontreranno le maggiori attrazioni turistiche dalla Brandeburger Tor fino ad Alexanderplatz,...
Portogallo: la decadenza di Porto

Portogallo: la decadenza di Porto

Se c’è un luogo del Portogallo che mi ha affascinato più di tutti, questo è Porto, una sintesi tra una Praga portoghese e il centro storico di Napoli d’altri tempi. E’ un quadro decadente, una cartolina romantica, è tutta una salita e una discesa, è il profumo del pesce ovunque, è il brusio che esce dalle sue cantine, è il chiasso delle feste estive che riempie i quartieri, è lo sciabordare del fiume Douro contro le banchine, sono i panni stesi al vento dappertutto, io l’ho trovata semplicemente meravigliosa. Avevo sentito pareri contrastanti, voci infastidite e voci innamoratissime, e come sempre la soluzione migliore è vivere un luogo e farsene un’idea propria, fregandosene un po’ dei pareri altrui. Noi siamo stati in Portogallo due anni fa, percorrendolo da nord a sud in un torrido Agosto, e questa città lascia il segno. Avete presente l’estetica delle rovine? facciate vissute, scrostate, esposte per anni alle intemperie, alle salsedine ed al calore del sole, senza che nessuna manutenzione abbia mai visto quei muri negli ultimi anni… edifici impilati uno sull’altro, campanili, cimeli medievali, chiese barocche, in un insieme disordinato e variopinto, ma perfetto, assolutamente perfetto…che non si spiega, si può solo sentire. Io mi sono subito sentita a casa, un po’ per deformazione professionale perché il restauro architettonico è la mia passione e lì ci sarebbe taaaanto da lavorare, un po’ perché essendo genovese quella decadenza, quel legame con il mare, quella città arroccata sulle alture mi ricordava tanto la mia. A parte la metropolitana… ben 5 linee, puntuali ed efficienti, per cui optiamo (nonostante la nana di 3 anni al seguito)...
Dove alloggiare in Cornovaglia? Affittare un cottage a St Ives

Dove alloggiare in Cornovaglia? Affittare un cottage a St Ives

Inizio a raccontarvi il nostro viaggio in Devon & Cornovaglia nell’estate 2010. Eravamo in 6, quattro adulti e due bimbi di due anni e mezzo ciascuno, quelli che d’ora in poi chiamerò i nani. E’ stato il primo esperimento di viaggio itinerante con i piccoli al seguito. Abbiamo sempre viaggiato in giro per il mondo per lo più fai da te e da quando è nata nostra figlia l’abbiamo portata spesso in giro per l’Italia, mare, montagna, aereo, traghetto, macchina senza grossi problemi, ma sempre con base in appartamento o albergo o villaggio. Avevamo voglia di ricominciare a viaggiare sul serio, di provare di nuovo, di riprenderci la nostra grande passione. Tanti ci hanno guardato un po’ perplessi quando dicevamo i nostri programmi vacanzieri, ci han detto che prima dei 5-6 anni è dura, che era meglio aspettare…. Noi abbiamo deciso di rompere il ghiaccio e provare! Così abbiamo prenotato il volo Ryanair per Bristol e siamo partiti. Abbiamo studiato a tavolino il percorso e le soluzioni migliori per i bambini, noleggiato una monovolume, sistemati i nani con due seggiolini vicini in fondo per farsi compagnia e a parte i primi giorni in cui cambiavamo hotel ogni sera, arrivati in Cornovaglia la soluzione (rivelatasi poi vincente) è stata quella di affittare 10 gg un cottage a St.Ives. Un cottage? Ohhhh yes! Mi sono sempre piaciute le location particolari, quelle capaci di raccontare l’essenza di un luogo, quelle che trasudano storia e tradizioni, quelle tipiche capaci di dirti qualcosa in più, di incontrare la gente locale e ascoltarne la voce, di toccare muri che hanno attraversato i secoli e vivere dentro...

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