Slovenia: visitare il Triglav National Park (Parco Nazionale del Tricorno)

Continua la mia carrellata slovena con un luogo che nulla ha da invidiare alle nostre Dolomiti. E’ il Triglav National Park in Slovenia o Parco Nazionale del Tricorno, dal nome della sua vetta più alta e dalla mitologia slava con un dio a tre teste che si racconta vivesse sul monte. Perché tre teste? È il suo potere su tre mondi: il cielo, la terra e il mondo sotterraneo.

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‘Il Triglav domina un mondo di sogno, un mondo in cui scompare la nozione del tempo, un mondo di angoli reconditi e d’impreviste fenditure e brecce dove all’improvviso appaiono forme rocciose che hanno dell’irreale… ‘ 

alpinista Tom Longstaf

Partiamo da qui, da un aggettivo calzante per quest’angolo delle Alpi Giulie slovene, irreale in effetti. Scenario sempre più lunare a mano a mano che si sale: il Triglav o Tricorno, è fatto di pietra bianchissima, di carbonato di calcio, di creste seghettate e pareti verticali che si perdono nel cielo, di burroni senza fine, di aridi altipiani plasmati dai millenni. In quota, acqua e vento hanno sagomato la roccia, creato superfici ondulate, canyon, grotte, doline, voragini. Provo con qualche foto a rendere l’idea 🙂

Triglav National Park 4

La nostra base per qualche giorno è Kranjska Gora, poco dopo il confine italiano. La strada ci porta al primo laghetto di montagna dove incrociamo la onnipresente statua di Zlatorog, il camoscio dalle corna d’oro. La sua leggenda spiega come è nato questo paesaggio. Prima la vita scorreva in armonia con la natura, le Dame Bianche si mantenevano floridi i pascoli e le foreste, e aiutare gli uomini in difficoltà. Tutto cambiò quando un cacciatore, per impadronirsi del tesoro custodito dal camoscio, gli sparò senza riuscire a ucciderlo. Zlatorog guarì grazie a una pianta magica, la rosa rossa del Triglav, e una volta recuperate le forze fece precipitare il cacciatore da un dirupo prima di sparire con le Dame Bianche. Alle loro spalle restò una landa desolata, questo mare di pietra del Tricorno.

Cime appuntite, sorgenti, laghi, gole, cascate e torrenti: l’aria salendo si fa pura, lo sforzo della camminata (nanetta di 5 anni compresa) è ripagato da questo angolo di mondo dove la montagna non è rovinata da eccessi urbanistici, da impianti di risalita, solo sentieri e tanta strada da fare. Vi consiglio di fermarvi alla Ruska Kapelica, costruita in mezza al bosco in memoria di 300 prigionieri russi morti durante la prima guerra mondiale nel 1916 a causa di una valanga mentre lavoravano a costruire la strada per ordine del Comando militare austriaco. Un luogo dove storia, silenzio e poesia colpiscono, un gioiellino.

Triglav National Park 8

Poi le alternative sono tante, avete 84.000 ettari di parco a disposizione 😀

  • Potete optare, soprattutto se avete bambini piccoli, per sentieri più tranquilli lungo l’Isonzo, che qui si chiama Socha, e godervi il greto di sassolini e sabbia bianca. Va dalla sorgente fino a Bovec e si alternano baite tipiche, saliscendi in mezzo ai boschi, attraversamenti su ponti sospesi e scorci bellissimi sulle alpi.

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  • Oppure per la più conosciuta Dolina Triglavskih Jezer, la Valle dei Sette Laghi, dove si possono trovare tutti i fenomeni carsici e rocce rossastre, sono seicento metri di dislivello e poi tutto cambia e si illumina, in una progressione di colori…per un trekking completo servirebbero 3 giorni dormendo in rifugio per vederli tutti, ma si sa”chi si accontenta gode” e noi ci accontentiamo dei primi 3!

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  • Per i più sportivi e appassionati di ferrate il Prisojnik Okno o Mala Mojstrovka offrono rotte (a detta di amici) n ottime condizioni. E poi da vedere anche le cascate Pericknic, noi le abbiamo raggiunte da Mojstrana, fattibile anche con i bimbi, si arriva proprio sotto con un sentiero tagliato nella parete della roccia.

Ultima dritta se capitate da queste parti è un hotel trovato bazzicando su Booking.com, che ci ha dato grandi soddisfazioni. Si chiama Spik Alpine Wellness Resort, da fuori sembra una navicella spaziale paracadutata in mezzo al bosco di Kranjska Gora (bah), ma vi garantisco che è stato progettato per godere dalle piscine termali dentro di visuali pazzesche sul massiccio di fronte, e dopo una giornata cogli scarponcini ai piedi, vi garantisco che stare a mollo con una vetrata a tutta altezza da cui si vede solo bosco e alpi… è tutta un’altra faccenda 🙂

Qui tutte le info pratiche sul parco Triglav

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