Lençóis Maranhenses: un deserto differente in Brasile

Il mio sogno nel cassetto, vedere i Lençóis Maranhenses in Brasile, nasce negli anni ’90 ai tempi dell’università, quando con le amiche si andava alla BIT a fare il pieno di viaggi e si tornava con una carrettata di depliant da sfogliare. Nascevano così i must to do, con una manciata di sogni e la speranza in futuro di realizzarli. Quelle immagini mi colpirono più di tante altre, poteva esistere per davvero un luogo così remoto, meraviglioso e puro?

10 anni fa comprai la Lonely Planet sul Brasile, segno inconfutabile che i tempi erano maturi… Volevo partire, ma un tendine d’Achille operato del consorte e mesi di gesso mi hanno fatto riporre la guida in libreria e #ciaoooone. Ma si sa, la pazienza è la virtù dei forti e se io mi metto in testa una meta, stai certo che prima o poi in qualche modo ci arrivo. Estate 2016, un incastro di eventi, finalmente ho prenotato il mio sogno e il Brasile mi aspetta. Inutile dire che nell’immensità di questo paese, il primo obiettivo non poteva essere che lui!

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Atins sulla costa, Barreirinhas sul Rio Preguiças , e Santo Amaro più a ovest sono le tre porte di ingresso preferenziali a questo paradiso, in tutte ho avuto la fortuna di dormire qualche notte. Se una volta arrivati qui volete avere una visione completa del  Parco nazionale dei Lençóis Maranhenses e dedicargli il tempo che merita, il mio consiglio è di fare almeno 2+2+2 giorni pieni in tutte e tre per poter organizzare con calma le visite alle lagoe, ai punti panoramici sulle dune e il sorvolo del parco senza fretta.

Un deserto differente

I Lençóis (in portoghese: lenzuola) sono un grande deserto nello stato del  Maranhão, però un deserto con una differenza: immaginate che, tra Giugno e Settembre, le dune di questo spettacolare Sahara bianco si fondano con gli specchi d’acqua delle Bahamas, creando una specie di mistero geologico. Solo che il miraggio qui è reale  ed è un deserto di sabbia poggiato su uno strato di argilla. Il risultato e’ che, quando piove, si formano delle lagune di acqua pura, il cui colore azzurro/verde/blu intenso contrasta nettamente col biancore della sabbia e crea panorami irreali, che quasi non sembrano possibili sulla nostra Terra. Calcio e magnesio fanno risaltare il colore azzurro turchese, rame e nickel danno tonalità verdi, il manganese dà tinte rosate, per uno spettacolo unico al mondo.

Qui il turismo di massa non è arrivato (vuoi per la carenza di servizi, vuoi per la scarsa accessibilità) e nel 2016 ti puoi sentire ancora in un punto remoto del pianeta, protetto, poco visitato, pieno di meraviglia. A perdita d’occhio vedi solo dune intervallate da piccole lagune di acqua cristallina. Bianco e blu alternati per 1550 km2, a metà strada tra São Luis e il Piauì. Uno spettacolo pazzesco che cambia posizione e aspetto grazie al vento, continuamente. L’uomo un minuscolo puntino all’orizzonte (forse) e la natura sovrana. Da pelle d’oca.

Di lagoa in lagoa

Ne vedrete tante, tutte balneabili, ognuna raggiungibile sotto il sole, con il vento che soffia forte nelle orecchie, con una buona dose di fatica per scalare le dune dai 30 ai 60 mt di altezza (per le più alte c’è una corda per aiutarvi), i piedi che affondano nella sabbia, la pressione a picco. Un buon cappello, una buona crema solare e una bottiglia d’acqua diventeranno i vostri migliori amici. Queste lagune hanno nomi semplici ed evocativi: Lagoa Azul, Lagoa Bonita, Lagoa da Esperanca, Lagoa do Peixe, Lagoa Tropical, Lagoa 7 mujeres… sembrano tutte uguali, in realtà ognuna ha i suoi dettagli particolari: la forma, il colore, la trasparenza dell’acqua, piovana ma leggermente salata, l’abbraccio delle dune che fa tornare bambini, crea scivoli di sabbia immensi su cui rotolarsi e piscine trasparenti dove tuffarsi e rigenerarsi.

Qui le scarpe sono solo un fastidio, quando si esce dall’acqua un phon naturale ti asciuga in un attimo, sali e scendi alla ricerca del viewpoint migliore, poi alla fine trovi un punto strategico in alto per sederti e aspettare che il sole tramonti. Tutto si scalda, si intensifica, le lagune con la loro acqua riflettono i raggi del sole, cala il silenzio perché le parole certe volte non bastano più.

Il sorvolo sui Lençóis Maranhenses

L’aeroporto di Barreirinhas in pratica è una casetta e una pista dove sono parcheggiati diversi piccoli aerei, soprattutto Cessna e Piper; ci è venuto incontro il pilota, si è presentato e ci ha invitato a seguirlo. Questa occasione non potevo di certo perderla, 30 minuti di sorvolo su un Cessna da 4 posti, solo noi e il pilota; ci siamo diretti alla pista, sali su e ti sembra di essere a bordo di un automobile con l’elica davanti e con le ali, più o meno gli spazi sono quelli.

Decolliamo senza troppa rincorsa, all’inizio si balla un pò poiché la minima corrente d’aria impatta su un velivolo così piccolo…ma volare mi piace, mi è sempre piaciuto e la voglia di vedere i Lençóis dall’alto mi fa superare ogni timore del caso. Il pilota poi sa il fatto suo, in poco tempo stabilizza il velivolo e la mia faccia per mezz’oretta sarà appiccicata al vetro. Incosciente, felice, grata. Viste dall’alto, le dune sembrano biancheria stesa al vento ad asciugare, da qui il nome Lençóis Maranhenses, le lenzuola del Maranhão.

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Non solo deserto ma un intero ecosistema

Di sicuro il “deserto differente” sarà la primadonna di questo viaggio nel Brasile Nord-Est, ma la verità è che i Lençóis Maranhenses sono un ecosistema molto più complesso: oltre alle dune gigantesche di sabbia bianca che sembrano non avere mai fine e si muovono al soffio dei venti ci sono foreste, mangrovie, fiumi, specchi d’acqua, spiagge sia di fiume che oceaniche.  Da qui l’importanza di creare un turismo sempre più sostenibile.

La riserva naturale venne creata nel 1981 allo scopo di proteggere questo inestimabile ecosistema, da quel momento in poi venne proibito l’accesso ai veicoli a motore e cessarono i progetti di sfruttamento petrolifero della regione. Oggi è una bellezza naturale i cui rifugiarsi per fare camminate sulle dune o sulla costa, per balneare nelle lagoe o sulle spiagge, riposarsi sulle amache, praticare kitesurf, windsurf e sport acquatici.

Consigli utili

Per tutte le info pratiche su come organizzare un viaggio da queste parti potete leggere il post utilissimo di Appuntidiviaggio.net, come me anche Deborah c’è stata questa estate e ha messo giù un bel po’ di consigli… li trovate qui

Qui invece trovate tappa per tappa l’itinerario del mio viaggio e qui i post precedenti con le tappe brasiliane, stay tuned se volete seguire le prossime.

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8 Comments

  1. Meraviglioso…mi commuove tanta bellezza…

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    • Hai ragione, di fronte a spettacoli così grandi 1 solo aggettivo è quello adatto..meraviglioso 🙂

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  2. Non conoscevo questa meraviglia e mi sa che è entrata nella mia wish list…che però è infinita e mi sa che anche solo per vederne metà mi ci vorranno due vite …da miliardaria!!!

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    • ahahahahah, pure la mia…servono 7 vite come i gatti

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  3. Ciao, posso chiederti quanto costa il volo?

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    • Ciao Daniela, con TAP via Lisbona trovi sugli 800€ a/r, ma se monitori ci sono offerte periodiche anche a meno, tutto dipende dal periodo in cui andrai e dall’anticipo con cui riesci a prenotare il volo. Buona ricerca 🙂

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  4. Ciao, Complimenti x la bellissima esperienza che ti sei regalata…anche x noi è da un po nel mirino e prins o poi faremo centro ;-)…riesci a dirmi il costo e la durata del volo con il Cessna sopra a Lencois? Grazie

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    • Ciao Denis, se non ricordo male il volo sui Lencois costava 300 Real per 30 minuti, quindi considera 80$.

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  1. Santo Amaro: il Brasile che non ti aspetti | Alla Ricerca Di Shambala - […] principe del Maranhão, il Parco nazionale dei Lençóis Maranhenses, lo trovate nell’ultimo post, invece questa volta punto dritto verso…

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