Nuova Zelanda: i ghiacciai Fox e Franz Josef

Isola del Sud, Nuova Zelanda. Dopo la Fiordland e la Southland, risalendo da Queenstown verso nord ci sono due primedonne, che proprio non è possibile ignorare. Sono due ghiacciai così vicini all’oceano della West Coast (12 km) da poter vedere il Mare di Tasmania dall’alto nelle giornate limpide, il Fox Glacier e il Franz Josef Glacier. Pensare che in questa terra abita l’1% dei neozelandesi ( che già sono quattro gatti 🙂 ) non è difficile: fai km e km e incroci se va bene un’anima, qualche alpaca e milioni di pecore ricciolute al pascolo.

Westland New Zealand_alpaca

Finchè arrivi al Westland Tai Poutini National Park, zona piovosissima che già il nome è tutto un programma. Eh sì, un programma fatto di foreste pluviali, laghi, spiagge completamente deserte, cervi, otarie, strani pappagalli e un ecosistema unico al mondo. E non serve pagare nessun biglietto, qui è natura allo stato puro, basta girare e guardarsi attorno per beccare un Kakariki o un Takahè – uccello che non vola – perché in Nuova Zelanda ho scoperto che non ci sono mammiferi predatori e questa specie (in via d’estinzione) non usa le ali…gironzola per i prati zampettando 🙂

Fox Glacier_6

Ma veniamo al dunque, i due ghiacciai gemelli, le due primedonne. Vicini (20 km di distanza) e simili. Il Franz Josef dicono sia più imponente, mentre il trek a piedi per arrivare al Fox sulla carta è più breve e permette di avvicinarsi di più al fronte del ghiacciaio. Noi in Nuova Zelanda viaggiamo con la nanetta di quasi 4 anni e quindi tra i due puntiamo al Fox, poi è chiaro che uno dei due genitori dovrà guardarsi il fronte senza entrarci e sorvegliare la piccola (indovinate un pò?), l’altro potrà andarci a camminare in mezzo e provare il brivido di salirci sopra e guardarlo da vicino.

Il percorso a piedi per arrivare è fattibile anche con bambini, non serve affatto essere escursionisti, per un’oretta si affianca il torrente e si cammina in una vallata tra pendii ripidi coperti di foresta pluviale e un po’ minacciosi, le nuvole si addensano e non promettono niente di buono, d’altronde siamo d’estate (Febbraio) e ci dicono che in questa stagione piove quasi sempre. E poi c’è la legge di Murphy…a quanto pare, quando ci sono attività da fare, c’è brutto tempo. Si arriva lì davanti al fiume di ghiaccio, alla sua massa grigio-azzurra e ci si sente piccolissimi.

Il ghiaccio scende più o meno di 1 mt al giorno, per avere un’idea un aereoplano schiantatosi nel Franz josef nel ’43, raggiunse la parte inferiore del ghiacciaio 6 anni e mezzo dopo con una velocità di 1.5 mt al giorno O_O  Per accedere al ghiacciaio è necessario appoggiarsi alle escursioni proposte dalle Fox Guides, le trovate qui . Le guide forniscono le prime istruzioni, scarponi e ramponi per avventurarsi sul ghiaccio. Le opzioni sono parecchie, si può solo camminare rimanendo però nella parte bassa del ghiacciaio – almeno nel 2012 si poteva ancora, oppure c’è l’helihiking, si sale sull’elicottero (costo 399 NZD, sui 260 euro/cabeza per gli adulti), ti scaricano a metà ghiacciaio e c’è una camminata di due ore circa tra grotte di ghiaccio, buche, crepacci di mille tonalità, corredata di tutto il necessario per farla.

Fox Glacier_7

Sono felice di aver visto questo angolo di pianeta ora, perché?

Dagli studi del National institute of Water and Atmospheric Research (Niwa), il volume del ghiaccio di quest’area è diminuito del 34% dal 1977 ad oggi…la ritirata dei ghiacci nell’emisfero Sud pare velocissima e la responsabilità è dei cambiamenti climatici. Non solo. Quest’inverno, una parte del ghiacciaio è crollata su se stessa a causa di una cavità subglaciale che ha ceduto: da allora, pare che l’accesso al ghiacciaio avvenga solo tramite elicottero. Secondo i responsabili del parco, sono anche diminuiti i turisti che vengono a visitare la zona: a causa del ritiro, ora è necessario fare un percorso più lungo dal parcheggio ufficiale per riuscire a vedere il ghiacciaio. Insomma, questi due ghiacciai un po’ come gli atolli maldiviani oggi ci sono, domani non si sa come butta 🙁

Fox panorama

“Climate change is real. It is here, and it is happening now, in our backyards and around the globe”.

Jane Lubchenco (NOAA Admin.)

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4 Comments

  1. Wowwww foto (e luoghi) bellissimeeeeee. domani non si sa come butta suona un po’ genovese ma rende l’idea, dobbiamo intervenire in qualche modo prima di ditruggere tutto il nostro mondo 🙁

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    • Eh Martina, ogni tanto avendo vissuto un pò qua e là faccio dei mischioni di dialetti, italiano e altre lingue…però il xeneixe è sempre number one 😀

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  2. Per andare in Nuova Zelanda ci vuole tempo. A noi piacerebbe andare a viverci, dicono che si sta benissimo!

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    • Il viaggio è lunghissimo, dall’Italia noi ci avevamo messo 22 ore fino in Australia e poi +8 fino a Queenstown. Confermo, si vive bene, ma ti deve piacere un clima “freschino” (un eufemismo) e una vita mooooolto rilassata…ho una carissima amica italiana che ci ha vissuto un anno e poi è ritornata in Europa di corsa. Se mai voleste andare a viverci ti passo il contatto!

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