Nuova Zelanda: Marlborough e il suo vino

No, onestamente non posso spacciarmi per quello che non sono. Di vini ne so ben poco. Però posso raccontarvi, senza pretese, una delle zone più affascinanti della Nuova Zelanda. Dove tra viti, qualità, competenza, accoglienza e degustazioni anche se non sei del mestiere o un appassionato, rischi di diventarlo 🙂 Certo a queste latitudini, con due ghiacciai e un tuffo in montagna nella stazione termale di Hanmer Springs fatti a poca distanza, una vallata di questo genere non te la aspetti proprio.

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Eppure la musica cambia veloce qui all’Isola del Sud! La Nuova Zelanda è un paese di estremi: dal tropico ai ghiacciai, il mare che s’impenna e diventa alpi, le stagioni anche se capovolte, qui rimangono quasi sempre quattro e non sorprende che, con tutta questa varietà, qualche vignaiolo coraggioso 200 anni fa sia riuscito a trovare degli angoli adatti per piantare i suoi vitigni. E piano piano farne dei vini riconosciuti a livello internazionale.

Arriviamo a Wairau Valley e sono due le sensazioni che balzano in prima linea:

  • Qui improvvisamente il clima è mite, venendo da Sud dopo giornate di Febbraio (la loro estate) fredde e ventose, non si sa bene quale arcano mistero fisico fa diventare questa valle irradiata dal sole, con giornate calde e notti fredde, l’influenza dell’oceano e il microclima umido. Condizioni perfette per un buon vino.
  • Mi colpisce l’ordine, la cura certosina, la precisione e accurata numerazione dei filari, tutta la vallata è pettinata alla perfezione, no non siamo in Svizzera ma l’approccio meticoloso alle viti è quello. Metto qualche foto che rende bene l’idea.

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Qui ci sono una sessantina di produttori e nascono alcuni tra i migliori Sauvignon del mondo. Ma in Nuova Zelanda si ottengono grandi vini (per lo più bianchi) anche da Chardonnay, Riesling, Cabernet Sauvignon, Merlot e Pinot Noir. E poi Shiraz, Cabernet Franc, Müller Thurgau, Gewürztraminer, Seibel e Baco. Senza contare gli spumanti e le vendemmie tardive. Una mecca enologica per intenditori e non 😀 E’ proprio questa l’immagine che il W.I.N.Z (Wine Institute of New Zealand) vuole dare al vino prodotto in questa terra: giovane, semplice, fresco, pulito.

Ma, vi avverto, venire qui e non infilarsi dentro a una serie di cantine per degustare i vini, magari insieme alle specialità locali a base di coniglio, di pecora o agnello, di selvaggina, e gli immancabili frutti di mare e crostacei….NO, NON è COSA!!!! Spesso le cantine che offrono i pranzi si premurano di curare con grande competenza l’abbinamento fra i vini e il cibo che sceglierete. Le degustazioni di vini sono gratuite!!! Tenetevi buona una mezza giornata consapevoli di uscire con un tasso alcolico in corpo inevitabilmente eccessivo 🙂 Potete farvi come noi un tour delle cantine in autonomia o appoggiarvi ai vari organizzatori locali accompagnati da guide esperte (di solito fanno 6-7 cellars).

vini_Marlborough

E poi il bello è che nelle cantine del Marlborough vino, architettura e ricercato design, sia contemporaneo che ispirato alla tradizione delle case di legno, vanno sempre a braccetto. Molte aziende vinicole si distinguono per innovazione tecnologica fornendo i primi esempi di produzione senza emissioni di anidride carbonica “carbon neutral” (ad es. Grove Mill), altre utilizzano effetti speciali più ricercati per colpire i visitatori sia con proiezioni di video didattici ed illustrativi dei metodi produttivi, con dimostrazioni e simulazioni olfattive o con mostre d’arte di artisti della zona. E’ un’esperienza visitarle!

Claudy Bay_sala e vista

Una volta dentro, con modalità informali ma da padroni di casa, ti viene spiegata ogni caratteristica del prodotto, come viene realizzato, quali proprietà ha, anche ai palati inesperti  come il mio insegnano a distinguere gli aromi, le note, le differenze. Basta dargli il là e partono a dissertare con passione e competenza di produzione, uvaggi, resa delle vigne, degustazioni. Capisco che c’è un mondo di esperienza e di cultura dietro, anche qui nell’emisfero australe 🙂

Uscire senza aver acquistato niente è impresa titanica, quindi nonostante il bagaglio e il volo infinito che ci aspetta ci carichiamo di qualche bottiglia. Loro forniscono tutto il necessario per un trasporto sicuro. E la prima cena con amici in Italia….ehm, il Savignon e Gewürztraminer e le loro note aromatiche neozelandesi vengono spazzolati, con buona pace della bellissima cantina Cloudy Bay.

Cloudy Bay

 

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2 Comments

  1. Bellissime le foto davvero!:) complimenti 🙂

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    • A onor del vero, qualcuna è mia ma la maggior parte (e secondo me le migliori) sono fatte da mio marito…che nella vita fa tutt’altro ma ha un talento fotografico! grazie mille

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