Nuova Zelanda: Kaikoura e le sue otarie

“Non viaggio mai senza il mio diario.
Uno deve sempre avere qualcosa di sensazionale da leggere sul treno.”
(Oscar Wilde)

Ecco, se c’è qualcosa di sensazionale da annotare nel proprio diario neozelandese, questa è Kaikoura. O almeno per me lo è stata. Una piccola penisola sulla East coast, Isola del sud. Eppure un concentrato di bellezza naturale come se ne vedono pochi. Ci arrivi dopo chilometri di stradine tortuose, solitarie, distanze incredibili colme solo di silenzi, vento, luce australe. I roaring forties soffiano da ovest a est, incessanti e con loro arriviamo sull’oceano. Nau Mai Haere Mai Ki Kaikoura! Pare che voglia dire (ma non ci metterei la mano sul fuoco 🙂 ) benvenuti a Kaikoura!

Kaikoura walk_2

Un pezzo d’Islanda trapiantato nel sud del Mondo…ecco a dire il vero io l’Islanda non l’ho ancora vista, però me la immagino esattamente così, strapiombi di falesie su un mare selvaggio, montagne innevate e sotto spiagge scure, forza e bellezza insieme. La nuda roccia color grano a picco nel mare turchese. Gli antipodi che prendono forma. E la natura che urla. Un urlo liberatorio. Ok forse è una associazione di idee un po’ calcata, ma provate ad essere lì, poi mi direte 🙂

Di per sé la cittadina di Kaikoura, villaggio di ex pescatori di balene trasformato ultimamente in centro turistico eco-friendly, a parte qualche edificio non dice niente di speciale. Il suo nome maori significa “cibo di aragoste” ed infatti le vedi vendute ovunque, persino nei baracchini lungo la strada, con contorno di patatine fritte O_O E’ tutto quello che c’è intorno a Kaikoura ad essere un cinema. Pronti per la puntata di National Geographic? Ok cominciamo.

Si arriva con i veicoli fino al parcheggio di Point Kean, non fai tempo a scendere che un “profumino” intenso le preannuncia. Qui vive liberamente una delle tante colonie di fur seals, kekeno in maori, otarie per noi. Loro non hanno paura dell’uomo, pare siano abituate, e pure fotogeniche! Ma attenzione a non avvicinarvi troppo o a disturbare il loro sonnellino, sono un filino rissose se oltrepassi una distanza minima (8-10 mt) da tenere e possono diventare molto aggressive. Oziano sugli scogli, prendono il sole, si grattano, litigano, lottano con le alghe in mezzo all’acqua, si tuffano nelle onde. Ce ne sono tante, libere e vederle così da vicino mi fa sorridere a 32 denti 😀

Kaikoura_otarie_8

Qui qualche primo piano delle otarie in tutto il loro splendore:

Da Point Kean inizia l’esplorazione a piedi, lungo il Kaikoura Peninsula Walkway, due orette (con bambini anche 3, ma tenete presente che non è percorribile col passeggino) per salire in costa e camminare lungo tutto il promontorio, si fa il giro della penisola spiaggia dopo spiaggia, tra i fiori delle fattorie private, le conchiglie che colla bassa mare fanno capolino, l’abbraccio immenso delle montagne (3000 mt) e il gioco a chi vede per primo QUEL puntino, quella coda a triangolo laggiù in mezzo al mare… eh sì, perché qui poche centinaia di metri dalla riva, il fondo marino si inabissa fino a 1600 metri e le correnti ascensionali fanno si che le acque siano ricchissime di nutrimento, richiamo per i grandi cetacei.

Kaikoura_conchiglie

Tanti a Kaikoura vengono solo per loro, le balene e i capodogli. Qui è terra di whale-watching, quando il mare e il vento lo consentono … ma noi non siamo così fortunati, purtroppo la mattina in cui vorremmo vedere da vicino le balene le uscite sono rimandate viste le condizioni del mare in peggioramento. E sarò sincera, mi è rimasta una vogliaaaa 😀 ma chi ci torna più in Nuova Zelanda???? Vorrà dire che vedrò di levarmela altrove 🙂

Ma se il whale-watching ci ha dato buca c’è sempre il piano B, Kaikoura è anche un paradiso del birdwatching (per la serie non ci facciamo mancare niente), e allora via di orni-tour sulle scogliere, con la bassa marea l’oceano lascia il posto a una base rocciosa e qui se ne vedono delle belle, tra beccacce di mare, albatros, procellarie, berte e altri uccelli marini. Lascio spazio alle immagini, che la natura non ha bisogno di altro.

Kaikoura_birds

Poi, se volete buttarvi in mare nonostante la temperatura non proprio tropicale 🙁 vi consiglio di leggere l’esperienza di Giulia Raciti, una super viaggiatrice che ha provato l’esperienza del Seal Swim Kaikoura  e l’ha raccontata alla grande in tutti i dettagli.

Kaikoura è certificata Green Globe, è stata una delle prime regioni al mondo ad aver ottenuto questo marchio a favore della sostenibilità e protezione dell’ambiente. E speriamo che questo angolo di mondo resti green a lungo, spiaggia dopo spiaggia, foca dopo foca, balena dopo balena. Perché è un piccolo concentrato di Nuova Zelanda, perfetto esattamente così come è. Guardate questa foto aerea e capirete il perché!

Kaikoura Peninsula May 2008

 

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9 Comments

  1. Bello, bello, bello.
    Di recente ho visto sul gruppo un filmato sulla Nuova Zelanda, ora leggo il tuo racconto…anzi i tuoi racconti perché vado a leggere pure gli altri e diventa sempre più forte il desiderio di fare questo viaggio. L’inverno scorso siamo stati molto vicini ad organizzare per l’Australia, ma devo dire che le tue parole stuzzicano molto l’idea di Nuova Zelanda!!!

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    • Ciao Beatrice, io ho fatto due Viaggi in Australia e uno in Nuova Zelanda e diciamo che di base sono due opzioni completamente diverse. NZ è il trionfo della natura primordiale, l’Isola del sud sembra uscita dalla creazione e dal Signore degli Anelli, poche anime e un’immersione totale nel paesaggio. E’ un viaggio decisamente più estremo. AU invece è più umana, più calda, più coinvolgente, meno isolata anche se la natura la fa sempre da padrona, bellissima e totalmente diversa, poi dipende dalle zone. Se serve aiuto chiedimi pure.

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      • Certo che ti chiederò, anche se non a breve termine. E ora che mi dici che la Nuova Zelanda è più selvaggia penso che faremo prima quella e…magari in camper 😀
        Noi abbiamo dimestichezza, lo abbiamo noleggiato anche in Sudafrica e ci siamo trovati molto bene, certo bisogna sapere come muoversi ed essere un po’ zingari nello spirito!

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        • se siete pratici e vi piace ottimo! il camper in Nuova Zelanda è supergettonato

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  2. La Nuova Zelanda é sempre stata un sogno *.* dopo questo articolo lo é ancora di più!!
    Ma l’azzurro della prima foto?? é splendido

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  3. Eh sì, quell’azzurro non si dimentica, la Nuova Zelanda neppure. Un sogno immaginato, voluto, perseguito. Tanti altri sono ancora nel cassetto 😛

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  4. Quando scrivi che sembra un pezzo d’Islanda trapiantato nel sud del Mondo hai perfettamente ragione, quella chiesa con la porta blu potrebbe benissimo trovarsi in Islanda! L’ultima foto, quella aerea, è pazzesca: sembra impossibile che possa esistere davvero un luogo così.

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    • Eppure c’è…un pò lontanuccio e fuori dal mondo ma c’è 😛 e speriamo di vedere prima o poi anche l’Islanda (meglio prima va là). Ciao Prisca

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  5. Volevo scrivere qualcosa ma poi mi hai lasciata completamente senza parole con l’ultima foto, per non parlare di quelle delle otarie! Ed il fatto che un’oasi come Kaikoura sia green mi riempe di speranza! Speriamo resti così per sempre, si 🙂

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  1. Estate 2015: tra poco iniziano le pillole d'Islanda | Alla ricerca di shambala - […] (son problemi grossi in effetti) me la sono messa in cassetta, dopo il due di picche preso in Nuova…

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