Visitare Londra a piedi – Parte 2: esplorare Kensington

Sempre sulle orme di Thoreau, continuiamo la scoperta di Londra pedibus calcaltibus con un secondo itinerario di parole e immagini attraverso la City. Nel primo abbiamo esplorato la zona di South Bank, in questo invece vedremo la zona di Kensington. Itinerario in realtà molto breve come distanze: i luoghi sono tutti vicini, ma ognuno dei punti inseriti all’interno richiederà una/due ore di tempo. A Londra pare che nulla meriti di essere visto di sfuggita 🙂

Siete a Londra ma al caos e allo shopping del centro preferite di gran lunga visitare musei o passeggiare nei parchi? South Kensington è il quartiere che fa per voi, siamo ad ovest del centro, in una delle zone-simbolo dell’aristocrazia londinese. Qui ogni cosa è squisitamente londinese, le case con le colonne bianche e i portoni colorati, i pub che si riempiono alle 5 del pomeriggio e ristorantini per tutti i gusti e le etnie, oltre a un tasso di concentrazione di musei da guiness dei primati (quasi tutti pubblici e gratuiti tra l’altro).

Londonwaking 2

Ma andiamo con ordine, così se capitate da quelle parti avete le idee chiare:

Hyde Park e St.James Park

Sui giardini a Londra potete adottare la tattica del ‘ndo cojo cojo tanto qui sono tutti splendidi e curatissimi. D’altronde questa è la patria del giardino romantico all’inglese dove scompare l’elemento geometrico e lo spazio del giardino cerca di essere molto naturale. Ruscelli, laghetti, ponti lignei, e soprattutto una natura rigogliosa apparentemente selvaggia ma mai incolta. Certo a fine Dicembre il clima non è l’ideale per goderseli (oibò mi toccherà tornare in primavera/estate :-)) però vale la pena di sicuro attraversarli per capire la qualità degli spazi verdi che i londinesi hanno a disposizione. Che è tantissima.

Immancabili gli incontri ravvicinati con le oche, anatre, cigni e gli scoiattoli che popolano numerosi i parchi. Per i bambini è uno spasso: aiuole, alberi centenari, ruscelli e sentieri, fontane e giochi d’acqua, fauna selvatica, uccelli…insomma non manca veramente niente. Noi facciamo un giro tra St Jame’s Park, Green Park, Hyde Park e i Kensingtnon Gardens lungo la Diana Memorial Walk. E il contatto con la natura, nonostante la posizione centralissima, è garantito. Entri e ti scordi di essere in una metropoli 🙂

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Buckingham Palace

Un altro must to do londinese è il cambio della guardia nel piazzale di fronte a Buckingham Palace. Ore 11:30 da Aprile a Luglio, a giorni alterni il resto dell’anno (controllate se pari o dispari). Preparatevi, è il delirio di turisti sparsi ovunque, sull’asfalto, sui muretti, sui cancelli, ognuno dove riesce tra le transenne e la creatività, tutti in attesa di quei pochi minuti (si dice 45 minuti ma a me sembra molti meno) in cui la fanteria reale compie il suo giro di rito, le guardie nuove sostituiscono le vecchie, la banda suona e la residenza della famiglia reale è sorvegliata 🙂

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I colbacchi in pelo d’orso marciano e occhio al dettaglio: se la regina è a palazzo sul tetto di Buckingham Palace sventola la “Royal Standard” e ci sono quattro sentinelle davanti all’edificio. In caso di sua assenza ne sono presenti solo due e ci sarà al suo posto l’ “Union Flag”. Finito tutto, passati i colbacchi, i cavalieri, le mantelle rosse e la banda cerco di uscire dal marasma con la nanetta per mano e mi rendo conto che il cambio della guardia è una mega attrazione turistica, la ressa è tanta, una visuale decente difficile da trovare, il tutto un pelino sopravvalutato (un eufemismo).

Harrods

Prima di buttarsi nella parentesi culturale, serve un pò di compensazione e il posto giusto è proprio lì a due passi in Brompton Road. E’ un’icona che rappresenta Londra, il paradiso dei brand internazionali, 7 piani e 330 reparti di lusso. Sono i magazzini Harrods dove si può comprare di tutto e di più, basta una carta di credito moooolto capiente 🙂

Harrods

Qui occhio all’etichetta, vietato fotografare e indossare abiti non decorosi, gli agenti di sicurezza abbondano e meglio non fare i furbi. Capitiamo al piano ristorante e noto (chissà come mai) che i tavoli sono almeno per la metà occupati da famiglie arabe o giù di lì. Per il resto qui trovi anche la mamma, beh dai una mamma di lusso! Per i miei gusti troppa gente e troppa merce, però se siete amanti dello shopping qui troverete sicuramente pane per i vostri denti.

Natural History Museum

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Se invece siete dei patiti (voi o i vostri figli) di dinosauri e animali preistorici non potete non entrare qui dentro! A parte la location neogotica solenne, che il suo progettista A. Waterhouse definì una “cattedrale della natura” – e già da sola meriterebbe una visita – il Natural History Museum è insieme centro del sapere, gigantesco laboratorio, sconfinata collezione e sembra di essere entrati nella scuola di magia di Harry Potter. La coda da fare sotto le feste qui è lunga, una serpentina infinita fuori e persino all’interno (1 h), però l’ingresso è gratuito e il benvenuto te lo da Dippy, il lunghissimo scheletro del diplodoco collocato all’entrata della vasta sala centrale.

A parte i fossili di tutti i tipi di dinosauri conosciuti, capoccia di T-Rex compresa, potrete vedere un pezzo di luna, il teschio di uomo di Neanderthal, contare gli anelli di una sezione di sequoia gigante della Sierra Nevada di soli 1335 anni… ma solo per dirne alcune eh 🙂 Temete di annoiarvi? Macchèèè, qui a Londra i musei sono talmente accattivanti che non ne usciresti più. Consigliatissimo per grandi e piccini. 

Science Museum

Science Museum_1

Volete fare invece un viaggio attraverso gli oggetti che hanno cambiato la storia dell’ umanità? Capire come nascono gli shuttle e gli aerei? Vedere dalla famosa Ford Modello T all’Apollo 10 al primo calcolatore del 1832, il funzionamento del motore a scoppio o ancora il primo treno a vapore? fare piccoli esperimenti di fisica meccanica, osservare come le onde sonore possono increspare la superficie di un liquido o come, sovrapponendo lenti di diverso spessore e forma, si possano osservare oggetti più o meno lontani. Ok, la tappa è per tutti quelli che amano la storia della tecnologia e della scienza in generale, sempre in Exhibition Road.

Interattivo, intuitivo, istruttivo e coinvolgente 🙂 e cosa non da poco, gratuito!

Victoria & Albert Museum

Io non ce l’ho fatta, ma se avete una tempra particolarmente resistente potete inserire nell’itinerario (magari in un’altra giornata va là, se no rischiate la saturazione visto che ogni museo richiede minimo 2 ore) il vicinissimo Victoria&Albert Museum. Per ammirare oggetti d’arte/design degli ultimi 3000 anni, incluse ceramiche, mobili d’arredo, fotografia, moda, tessuti, dipinti e altro, divisi per aree geografiche. Solo 146 gallerie, forza ragazzi 😀

Victoria_and_Albert_Museum-Library

Appena riesco metto su il terzo itinerario, stay tuned!

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2 Comments

  1. Ci sono stata tanti anni fa a Londra. Ed in effetti avevamo preso solo i mezzi pubblici. L’idea della camminata è davvero interessante, da prendere spunto!

    Reply
    • Il dilemma numero uno quando sono arrivata a Londra per la prima volta in vita mia, con un mondo di cose da vedere, è stato: “da dove comincio?”. L’alternativa era fare il rimpallino sulla metropolitana col rischio di non respirare l’atmosfera della città, cosa che mi interessava molto di più dei singoli monumenti/musei/attrazioni. E vederla camminando è una buona soluzione per respirarla a fondo.

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  1. #Londonwalking 3: dalla City al Borough Market | Alla ricerca di shambala - […] “imperdibili” della città. Qui trovate il primo coi grandi classici e la zona di South Bank, qui il secondo…

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