Vi ricordate la mia iniziativa dell’anno scorso intitolata Un Viaggio Vintage (#unviaggiovintage)? Ecco, è stata la mia prima e unica iniziativa proposta ai miei lettori. Temevo non partecipasse nessuno, e invece mi avete sommerso di post sorprendendomi davvero tanto. Ancora adesso, a distanza di un anno, qualcuno si ricorda e partecipa. Per me una bellissima dimostrazione d’affetto. Allora mi sono detta: “perché non riprovarci?” Una volta l’anno non stresso di sicuro. Dal passato è ora di proiettarsi sul futuro, ma mica un futuro reale, anonimo e abbordabile, no no… Troppo semplice, è qui che sta il bello cari! Altrimenti non l’avrei chiamato Un Viaggio Fantasy e non avrei inventato l’hashtag #unviaggiofantasy.
Come diceva qualcuno prima di me “se bisogna sognare meglio farlo in grande” e allora ho pensato: chiudete gli occhi, resettate tutti i vincoli reali, niente più portafoglio che piange, anzi una fisarmonica a disposizione, niente più ferie risicate e problemi lavorativi, siete liberi di andare/tornare quando volete, niente più battibecchi col compagno/marito (se ce l’avete e ogni volta è un ring per decidere dove andare perché, a meno di rarissime eccezioni, è matematico che non si è mai d’accordo), in pratica lui annuirà felice e si fionderà a comprare i voli aerei, niente più vincoli scolastici dei bimbi e maestre che vi guardano storto se vai via più di un weekend, pregooooo, più giorni fai meglio è, niente più genitori anziani da monitorare e aiutare quando hanno problemi di salute, tutti arzilli e sanissimi. Nessun problema, nessun vincolo, e un mondo senza pericoli per i viaggiatori (di questi tempi ipotesi veramente fantasy).
Per il travel addicted una manna, grasso che cola, un via libera coll’atlante davanti e un solo unico obiettivo da portare a termine: la sua sete di conoscenza 🙂 Questo è #unviaggiofantasy, attraverso il viaggio aprite le porte all’immaginazione. E’ ora di mettere nero su bianco quello che avreste sempre voluto fare in salsa travel, e che per mille motivi non siete mai riusciti a realizzare. O che magari è lì, da tempo, in un angolo della vostra mente, schiacciato dalle incombenze e dalle facciate che la realtà purtroppo ogni tanto ci fa prendere… però prima o poi vorreste realizzarlo. Il viaggio della vita, quello TOP, quello durissimo da realizzare se non impossibile. Eppure fareste la valigia domani, ammettetelo 😛
Immaginate da sempre di risalire i fiordi norvegesi sul battello postale o navigare sui grandi fiumi come il Nilo, il Mekong, il Gange, il Rio delle Amazzoni? Vorreste ripercorre l’Hippy Trail degli anni ’70 come i fondatori della LP, andare da un capo all’altro dell’Africa, facendo Il Caro-Città del Capo sugli sterrati? O il Grand Tour come i viaggiatori inglesi dell’800 da Londra a Roma? O fare il giro del mondo in barca a vela o percorrere in treno 3000 km di Outback australiano sull’epico Ghan? Scalare l’Everest o girare le isole dell’Oceania sulle orme di Cook fino all’Isola di Pasqua? O lungo le piste carovaniere ripercorrere tutta la Via della Seta? O magari semplicemente conoscere bene l’Italia?
Lo so che, chiuso in un cassetto, ce l’avete un sogno irrealizzabile 🙂
Eppure si sa, i cassetti troppo chiusi poi rischiano di fare la muffa! Quindi amici miei, fategli prendere aria e anche questa volta, bando alla timidezza, sparate alto e viaggiate con la fantasia, qui potete sfogarvi e raccontare i vostri viaggi immaginari, io sarò tutt’orecchie anche perché negli ultimi 10 anni me ne sono successe di ogni e in mezzo a questo ampio campionario di vicissitudini, “I have a dream”, irrealizzabile per ora ma non si sa mai 🙂 Lo accennai già nei #Traveldreams2015 anche se qui la storia è diversa, un gap year è molto più di un viaggio che spero di realizzare l’anno prossimo, per me è regalarsi un anno di vita:
“Viaggiare insieme alla mia famiglia – perché, almeno per me, la felicità è reale solo se condivisa – in Sudamerica per un anno, conoscerlo a fondo. Andrei in Amazzonia a vedere i villaggi Indios, andrei sui Lencois Maranhenses a rotolarmi giù dalle dune di sabbia, andrei in quel paradiso di ecoturismo che è l’arcipelago Fernando de Noronha, e poi a stenderci nel Salar de Uyuni a braccia aperte e guardare le nuvole, attraversare a piedi i passi peruviani e fotografarne i volti, e poi giù il calore argentino, fino al deserto di Atacama e ai boati del Perito Moreno….ma solo per dirne alcune , eh!”
Questo il mio viaggio immaginario, e il vostro? Sarò felice di leggerlo, condividerlo e commentarlo, intanto queste sono le modalità per partecipare:
- massima libertà sulla scelta del tema o del filo conduttore, basta che sia pura immaginazione!!!!
- se siete blogger scrivete il post sul vostro blog e inserite il link qui sotto nei commenti, se non lo siete inviatemi racconto e immagine a allaricercadishambala@gmail.com e lo condividerò comunque sulla pagina fb del blog.
- In entrambi i casi, i partecipanti lasciano un commento in fondo al post (i blogger con il link al loro post) e concedono implicitamente a Alla ricerca di Shambala l’autorizzazione a condividerle sui profili social.
- per i tempi carta bianca, l’immaginazione non può avere confini 🙂
Vi aspetto!!!! #gogogo #unviaggiofantasy
Bellissima idea, parteciperò molto volentieri! Viaggiare con la fantasia è la mia specialità fin da bambina, quando immaginavo che il mio letto fosse un tappeto volante capace di portarmi in giro per il globo…
Esatto, un bel tappeto volante è quello che spesso servirebbe 🙂 I bambini non sbagliano mai! ti aspetto Chiara
Ci riprovo, non sembra abbia pubblicato il mio commento …
Bellissima iniziativa!
Ne ho molti di sogni nel cassetto che però sono sicura resteranno tali ma per una volta voglio liberarli e farli diventare reali anche se solo su una pagina web.
Non ho che l’imbarazzo della scelta, parteciperò volentieri, magari più di una volta.
Grazie
Ciao
Norma
non lo avevo ancora moderato 😛
grazie, Norma, contavo sulla sua partecipazione sempre calorosa…buoni viaggi immaginari allora, ti aspetto. Monica