Auguri di Natale (anacronistici) di una travel blogger

Mi capita di leggere articoli, ascolto un po’ di telegiornali e trasmissioni di approfondimento, e come tutti parlo con le altre persone. In questo fine 2014, pensando a un post di chiusura dell’anno e di auguri di buon Natale, un unico pensiero si è fatto largo su tutti, con una certa fermezza. E’ un argomento che sui travel blog vedo trattare poco, eppure sono convinta che non si possa sempre e solo vedere “la grande bellezza”, parlare di partenze, far foto di valige e aeroporti, sorrisi e mondi differenti. Di certo è un terreno molto più confortevole e con un ritorno maggiore in termini di condivisioni. L’ottimismo e il sogno, la sfera ideale, tirano più di qualunque grigia realtà.

Ma senza voler percorrere nessuna strada polemica, cosa che davvero non mi interessa, provo ad attenermi alla quotidianità dei fatti. Oggi leggevo le parole di alcuni giornalisti sulle prossime festività natalizie:

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Il Natale al tempo della crisi è avarissimo: le luminarie nelle strade dello shopping sono accese già da giorni, ma non si aspettano code davanti ai negozi, visto che Santa Claus, prima di portare regali sotto l’albero, si occuperà di pagare bollette e mutui. Secondo un sondaggio di Confesercenti-Swg, solo un italiano su due arriva a fine mese, e quindi quest’anno il13% degli italiani – oltre 6 milioni di persone – non comprerà presenti per sé o per la propria famiglia e il71% cercherà il regalo utile. Comunque che il 96% degli italiani comprerà almeno un dono.” (fonte Quotidiano.net)

“E’ proprio il caso di dire ‘Povero Natale‘: un’indagine statistica ha rivelato che 48 milioni di italiani non andranno in vacanza in occasione delle imminenti feste di fine anno. La crisi dunque morde ancora il turismo e solo 11,8 milioni hanno dichiarato di concedersi qualche giorno di relax; si tratta purtroppo di dati negativi che non rilanciano l’economia, anzi aggravano la situazione.” (fonte G. Roselli, b. Economia)

Il 74% degli intervistati passerà la villeggiatura in Italia, mentre il 20% opterà per una destinazione europea. Cresce il numero di italiani in viaggio oltre i confini del continente: quest’anno sarà il 6%, contro il 4% del 2013. […] Quasi 1 italiano su 3 sceglierà di alloggiare in casa di amici o parenti. Il 23% preferisce per le prossime vacanze un albergo o una pensione, mentre il 20% pernotterà in una casa in affitto, un B&B o un ostello. Stabile al 9% la quota di italiani che sceglierà di stare in campeggio, camper, villaggio, agriturismo mentre diminuiscono ulteriormente coloro che approfitteranno di una seconda casa di proprietà: il 17%.” (fonte A.Bombarda)

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Un leggerissimo abisso tra la realtà virtuale dei nostri travel blog (io faccio parte della truppa per carità, mica me ne tiro fuori) e tutto quello che viviamo ogni giorno. Ed è qui che la domanda sorge spontanea: non rischieremo mica di essere un filo anacronistici? Temo di sì e ogni tanto mi viene da pensare prima di pubblicare un post su mete lontane, mete che magari chi fa fatica ad arrivare a fine mese non ha mai potuto vedere in vita sua e neppure sognare perchè è proprio l’ultimo dei suoi problemi se te posti la tua valigia, la spiaggia hawaiana al tramonto, la Monument Valley, l’isoletta in mezzo all’oceano o la fioritura del ciliegio giapponese. Secondo me gli stiamo anche un po’ sulle palle noi travel blogger 😛

E poi sì certo, ormai in giro è tutto un fiorire di siti che ti tirano dietro dai coupon alle offerte da mille e una notte per viaggiare low-cost, volendo se si ha tempo, ci si mette di buzzo buono e si ha la possibilità di viaggiare quando si vuole e soprattutto in bassa stagione, si trova il sistema di risparmiare seriamente. Però non raccontiamoci quella dell’uva, puoi anche essere bravino a comparare, essere iscritto a una riga di newsletter, avere la casella di posta intasata di offertone e acchiapparne qualcuna al volo. Sono 20 anni che viaggio in autonomia e soprattutto in certi paesi, dal Nord Europa, agli Stati Uniti, all’Australia, alle zone di Safari in Africa (solo per citarne alcuni)… il portafoglio devi averlo sempre a portata di mano e la beneficienza di sicuro al turista non gliela fanno 🙁

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Andare in vacanza è diventato ormai un lusso per molti e di certo non la priorità nelle scelte di ogni giorno. Il fatto è che non si può rinunciare a viaggiare, per chi ce l’ha nel DNA è un richiamo troppo forte, e allora la geografia dei viaggi sta cambiando, abbiamo le antenne sempre drizzate su sconti, offerte, siti dove scovare prezzacci. Le abitudini di viaggio sono cambiate, i tempi si riducono, si riscoprono le mete dietro l’angolo, si sfrutta di più la macchina, se si può pianifichiamo i voli per tempo o rincorriamo il lastminute, noi consumatori siamo diventati più esigenti, utilizziamo i motori di ricerca e i comparatori on-line, vogliamo vivere sempre di più il viaggio come esperienza e non come soggiorno. E si fa di tutto pur di continuare a farlo anche in tempi magri.

Quindi, tornando a bomba alle intenzioni di questo post, i miei auguri anacronistici quest’anno vanno in primis a chi apre questo blog e dice: “viaggiare, sì bello, peccato sia oggi l’ultimo dei miei pensieri …e sono certa che non sono pochi! Noi travel blogger non siamo dei fortunati che possono permetterselo, anche se nella mischia di sicuro qualcuno c’è (e buon per lui aggiungo). Siamo persone comuni coi loro casini quotidiani che magari rinunciano ad altro pur di concedersi ogni tanto quello che più amano. Un pò idealisti, un pò sognatori, come diceva Chatwin: “Diversivo, distrazione, fantasia, cambiamenti di moda, di cibo, amore e paesaggio. Ne abbiamo bisogno come l’aria che respiriamo”.

Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre “Andiamo” e non sanno il perchè. I loro desideri hanno le forme delle nuvole.

C. Baudelaire, I fiori del male

Prendeteci così, forse come una nicchia di “stupidi idealisti”, di ricercatori, di gente a cui non interessa nulla delle sicurezze, del conformismo, dal tradizionalismo, per noi la gioia più grande è il cambiamento costante, trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso. Chissà dove. Ma di sicuro, statene certi, non persone avulse dalla realtà.

Buon Natale e un abbraccio virtuale a tutti quelli che passano di qua, quest’anno all’insegna dell’austerity 🙂

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6 Comments

  1. Ciao Monica, favolosa la raccolta di vignette 🙂 io quest’anno sarò in quel 6% che farà un viaggio oltreoceano, perciò sì mi sento fortunata ma ti posso anche confermare che in questo 2014 in cui sono dovuta stare piuttosto ferma (almeno per i miei parametri) per cause di forza maggiore, tutti quelli che facevano viaggi favolosi di qua e di là mi stavano sulle balle eccome (ogni riferimento è puramente casuale hahaha) 🙂 Sono d’accordo anche che il portafogli bisogna averlo sempre a disposizione, se vuoi viaggiare veramente in autonomia e ti paghi tutto di tasca propria, altrimenti si fa come fanno tanti altri che da una parte strillano low cost e da quell’altra si fanno sponsorizzare il viaggio. Termino questo mio strampalato commento tornando seria, e ti faccio i miei migliori auguri, buon Natale cara Monica e buon viaggio a Londra ciao 🙂

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    • ..e tu sei una che quando possibile ci dà dentro coi viaggi, figurati come stiamo sulle balle agli altri, ih ih. Viaggiare in autonomia completa è un conto, le altre soluzioni implicano accettare di far pubblicità (dichiarata o occulta) alle destinazioni che ti ospitano e in effetti è tutta un’altra storia. Ricambio di cuore gli auguri e vado a permettermi a breve, finiti i festeggiamenti natalizi, questi giorni londinesi…buon viaggio e traquilla, a me non stai sulle balle, anzi 🙂

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  2. L’importante è anche sognare e credo che noi, nel nostro piccolo, in qualche modo facciamo andare queste persone, che non ci possono andare, in ferie, ma sedute comodamente in poltrona seguendo il nostro blog.
    Io credo anche che ognuno ha le sue priorità. Certo, siamo in piena crisi,ma il cellulare ce lo hanno tutti, tutti escono a divertirsi,nessun qui muore di fame!! Voglio dire, ci sono davvero poche,ma poche persone (in Italia) che non riescono a mangiare almeno un panino al giorno. Quindi in fondo la crisi ce la creiamo noi nella nostra mente. Io preferisco non avere l’ultimo I-phone,ma al viaggio non ci rinuncio. Insomma, capisci cosa voglio dire ?
    In fondo, qui, noi, stiamo bene dai! c’è chi sta davvero molto,molto peggio di noi. E poi, diciamolo,’sti telegiornali sono proprio patetici.
    Tanti auguri e buoni viaggi :-)!
    Kia

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    • Ciao Kia, il blog è confronto con chi la pensa diversamente, e ad essere sincera non sono d’accordo sulla tua opinione. Magari i media ci ricamano un attimo sopra, ma so di tante persone che hanno perso il lavoro e hanno difficoltà serie a tirare avanti e arrivare a fine mese, sono dati oggettivi sui quali la nostra mente ha poco da creare. Poi certo in Siria o Sierra Leone o tante altre parti del mondo se la passano peggio di noi, su questo non ci piove.
      Per questo mi sono sentita di rivolgere un pensiero un pò più coi piedi per terra, lontano dai soliti post “piacioni”.
      Buon Natale e buoni viaggi anche a te!

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  3. In parte hai proprio ragione, siamo “fortunati” a poter parlare di certe cose, perchè per quanto lowcost si possa viaggiare una certa disponibilità bisogna averla 🙂

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    • ciao Dany, ci vuole un pò di disponibilità e un pò di voglia di investire il proprio tempo in questa direzione (di sicura c’è anche a chi viaggiare non interessa). Mi piacerebbe capire perchè mi dici “in parte” e in cosa dissenti.

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