Nevada: Las Vegas, in the middle of nowhere

Nevada: Las Vegas, in the middle of nowhere

E poi all’improvviso, un tratto di 127 uno della 160, in the middle of nowhere nel Nevada si intravede in lontananza Las Vegas, è il caso di tenere gli occhi ben aperti ragazzi, perché lo spettacolo ha inizio. Lo Stratosphere, copia in grande dello Space Needle di Seattle e poi la Strip, i grandi alberghi esagerati, il Mandalay Bay, e poi il Luxor, il Bally’s, New York New York, l’Excalibur lo spettacolare Bellagio, il mitico Caesar Palace, Il Venetian. Le strade di CSI, i casinò… ma prima di dirvi la mia lascio creare la giusta atmosfera a Neil Gaiman, scrittore, fumettista, giornalista e sceneggiatore britannico (che la sa lunga): “Las Vegas è diventata l’interpretazione onirica di una città uscita da un libro di fiabe: qui un castello tratto da un racconto per bambini, lì una piramide nera con la sfinge e le luci bianche che fendono l’oscurità come il raggio di un UFO in manovra d’atterraggio, e dappertutto oracoli al neon e schermi rotanti su cui scorrono messaggi di felicità e fortuna, annunci di cantanti, attori e maghi che si esibiscono stabilmente o in tournée, e luci che scintillano invitanti. Ogni ora un vulcano ha un’eruzione di luci e fiamme. Ogni ora una nave pirata affonda una nave da guerra.” Non so bene da dove cominciare. Perché è proprio vero che ogni luogo risuona o respinge a seconda di come siamo fatti noi viaggiatori, uno diverso dall’altro. Potrei darvela a bere, puntare tutto sullo show, la movida, il divertimento, il casino, il ritmo, le luci, le montagne russe, le slot machines e le wedding chapel, il sesso a domicilio,...
California e Nevada: è la Luna o è la Death Valley?

California e Nevada: è la Luna o è la Death Valley?

E’ un paesaggio estremo la Death Valley, sole che spacca la testa, aria che manca, temperatura modello forno e un nastro nero d’asfalto che corre. Crateri di vulcani estinti, vallate lunari, canyon scolpiti dall’acqua, cactus, joshua trees, cespugli rotolanti e miraggi di oasi. Potrebbe essere il set di un film di fantascienza, oppure l’immagine rubata da un’astronave su Venere, Marte, pianeti ancora da scoprire. Eppure è il nostro pianeta, quella Terra che non smette mai di sorprendermi e mostrarmi volti nuovi. No, nella depressione della Valle della Morte (86 mt sotto l.m.) non puoi entrarci impreparato, decisamente. Niente acqua potabile, una sola stazione di rifornimento per fare benzina, un calore boia (d’estate tra i 45° e i 55°). Quindi ti devi attrezzare a puntino prima di metterci piede! Che poi già il nome mette in guardia da “the hottest, the driest and the lowest “ il più caldo, il più secco e il più basso punto d’America. Le sensazioni che provi mentre attraversi la Death Valley sono un misto di suggestione, meraviglia e….. cosa c**o faccio se mi si ferma la macchina??!! Superata l’ansia, la US Route 190 estrae i suoi assi nella manica. E’ incredibile pensare che siamo relativamente vicini alle grandi spiagge sul Pacifico o alle foreste della Sierra Nevada (tra cui lo Yosemite) eppure dietro l’angolo c’è la Death Valley. E lo capisci subito che non è solo arido deserto. Gli occhi spaziano, le distanze non hanno limiti, antichi laghi evaporati lasciano tracce di sale iridescenti, montagne dai disegni ondulati, strane conformazioni rocciose. I colori sono estremi come questa terra, a partire da quell’azzurro del cielo così intenso...
California: la natura selvaggia dello Yosemite National Park

California: la natura selvaggia dello Yosemite National Park

“Questa valle è l’unico posto che non solo è all’altezza della sua enorme fama, ma riesce persino a superarla” (Ralph Waldo Emerson) Non so perché prima di partire avevo letto e sentito pareri così contrastanti, tanti dicevano che non ha molto di diverso dai nostri paesaggi alpini (insomma!), che è poco caratterizzato. E’ il primo dei grandi parchi dell’Ovest che vedo, il primo contatto coll’immensità della natura americana. Quella che mi aspettavo, che ho desiderato e finalmente è lì davanti a me. E la prima impressione, buttando un occhio alla mappa e poi alla realtà è “ma lo Yosemite è enormeee!!”….e attenzione alla pronuncia cari, negli States si dice Yossèmiti, con l’accento aperto sulla e!!! Allo Yosemite ci si potrebbe fermare tre settimane e ogni giorno fare qualcosa di nuovo. Mi rendo subito conto che quei due giorni risicati che abbiamo a disposizione sono veramente roba da ridere per un parco così sconfinato. Ma tant’è, questo passa il convento e ci si adatta. Entriamo da sud-ovest e puntiamo subito a cuore del parco Yosemite Valley… sole, 28 gradi, infrasettimanale e non troppi turisti in giro. Pare che nei weekend, vista la “vicinanza” (350 km) con S.Francisco e Los Angeles, questo parco sia preso di punta dalle famigliole a stelle e strisce e le carreggiate del parco diventino modello raccordo anulare 🙁 Si, è vero, è un paesaggio alpino e può ricordare le nostre Alpi. Peccato per una piccola sostanziale differenza. Si chiama wilderness. Lasciate stare lo Yosemite Village, le aree più battute e sfruttate commercialmente. Qui gli unici insediamenti umani sono le stazioni dei rangers e, se pernottate nei campeggi,...
California: Highland House, la casa dei colibrì di Mariposa

California: Highland House, la casa dei colibrì di Mariposa

C’è un luogo nell’Ovest americano dove tornare bambini. Perché spesso un viaggio non è fatto solo di tappe da spuntare segnate sulle guide, ma di luoghi scoperti per caso che hanno qualcosa da raccontarti, capaci di essere indimenticabili anche se nessuna guida li cita. E spesso sono proprio quei momenti a fare il viaggio, più di qualunque paesaggio, città, opera d’arte. Un po’ come gli incontri sulla strada che non ti aspetti e poi si rivelano i migliori.   Gli ingredienti fiabeschi ci sono tutti. Siamo al confine con lo Yosemite National Park, da Mariposa a Midpine all’ingresso del parco sono 40 minuti. Ci si allontana dalla statale principale, ci si addentra nel bosco con una lunga strada in parte sterrata, dove si sentono bene gli odori e i suoni della montagna. Ci si immerge completamente nella foresta. Hai prenotato all’ultimo un B&B, sì ecco ti sembra un po’ fuori mano, parecchie miglia dalla cittadina più vicina, al’’improvviso una salita e uno slargo… ma l’Highland House in realtà non è un B&B, è un’esperienza 🙂 Tipica casa americana del nord, tetto spiovente, ampie vetrate, fontana coll’immancabile codone di scoiattolo ad abbeverarsi e sedia a dondolo, un vialetto sinuoso e un’amaca rossa dove dondolarsi. Quando si dice il ritratto della pace. Bussiamo, tutto tace. Solo una lettera affianco alla porta dove ci viene detto di fare come fossimo a casa nostra, ci sono le chiavi a cuoricino, un numero da chiamare in caso di necessità e l’ora della colazione per la mattina dopo. Niente e nessun altro.  Avete presente Cheryl Ladd, una delle bellissime Charlie’s Angels ? Ecco anni fa era...
California: 17 Mile Drive, la strada panoramica da sogno

California: 17 Mile Drive, la strada panoramica da sogno

Costa californiana, da Pacific Grove a Pebble Beach va in scena la 17 Mile Drive, 10 dollari di esclusività… una piccola tariffa da pagare per un grande spettacolo. Cos’è? Una strada panoramica, una piccola penisola incontaminata, un angolo di California riservato a due gruppi di specie protette: gli animali selvatici in libertà e le ville Hollywoodiane, tipo quella che è stata di Clarke Gable, così tanto per citarne uno. Qui è tutto sopra le righe, un posto unico, selvaggio da un lato e lussuosissimo dall’altro. La conciliabilità delle due cose? si può fare, eccome 😀 Andateci e lasciate che il vento del Pacifico si impadronisca di voi. Le ville coloniali le intravedi soltanto tra una curva e l’altra, tra maestosi giardini e vegetazione selvatica. Alberi secolari e campi da golf sul mare come piovesse, sconfinati, vellutati, per pochi eletti che se li godono tra fairway, rough e green. Ma in fondo non sono mica loro i veri protagonisti, almeno per me. E’ sul confine frastagliato tra terra e mare, fatto di scogli e onde infrante, che si gioca la partita migliore. I primi protagonisti sono “gli scoiattoli da scoglio”, eh sì finora li avevo visti solo nei parchi e sugli alberi, ma qui nei tanti punti panoramici puoi fare immediatamente amicizia proprio sugli scogli con questi paffutelli, impavidi e pelosoni. I furbacchioni di giorno si dirigono sul mare là dove i turisti fanno capolino, e alla sera fanno ritorno nei boschi delle retrovie. Ed è uno spasso vederli anche perché non hanno il minimo timore degli umani, anzi! Poi è la volta di otarie e leoni marini, soprattutto dalla...
California: San Francisco in bicicletta con bambini

California: San Francisco in bicicletta con bambini

Se andate a San Francisco, da soli o con la family, sportivi o no, c’è un’esperienza di quelle imperdibili. Per godervi la ciclabile sull’oceano, per girarvi il Golden Gate Bridge in totale libertà, e perché no, per mettervi anche un po’ alla prova, che ogni tanto male non fa (niente di così avventuroso, ma un po’ di fatica di sicuro). E’ il bike riding o parlando come si mangia, il noleggio delle biciclette per andare a vedere il Golden Gate Bridge in tutto il suo splendore. Mi sono strinata la faccia col sole, fatta un’irritazione da sellino potete immaginare dove e lasciata imperversare dall’acido lattico nelle gambe. Beh, diciamola tutta, non è che io sia una gran sportiva, però se mi proponi un bike riding sul Golden Gate non so resistere 😀 26 km (13 a e 13 r) da San Francisco a Sausalito, di cui forse 2-3 pianeggianti, il resto solo salitone e discesone. Mio padre avrebbe detto ‘nu mazzo tanto. Eppure quella giornata tersa coll’aria tra i capelli su due ruote non credo la dimenticherò facilmente. Anzi. Arrivati al  Fisherman’s Wharf  piccola indagine di mercato sui prezzi, avrete l’imbarazzo della scelta sul noleggio … ecco magari non buttatevi sul noleggiatore di fronte al Pier 39 (coi prezzi più alti) ma il mio consiglio è di optare per qualche traversa interna. Comunque no, il noleggio bici non te lo regalano $ 28/giorno/persona e se volete arrivare con calma a Sausalito serve tutto. Noi noleggiamo due bici e una specie di prolungamento da agganciare dietro per la piccola (20 $). Muniti di casco e giacca a vento iniziamo a...

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