Visitare il MUSE di Trento: un’esperienza per tutta la famiglia

Visitare il MUSE di Trento: un’esperienza per tutta la famiglia

Aggiorno la sezione family friendly del mio blog, il cui motto è “viaggiare coi bimbi è fattibile, anzi si deve”, parlandovi del MUSE, il Museo delle Scienze di Trento. Ci siamo stati di recente e devo dire che l’ho trovato uno dei musei più accattivanti e interessanti che ci siano in circolazione. Quello che mi è piaciuto di più del MUSE è il fatto che al suo interno la dimensione interattiva diventa centrale, proponendo installazioni multimediali, attività ludiche, percorsi creativi e altre sorprese che chiamano in causa tutti i 5 sensi. Tale esibizione è pensata per attirare l’attenzione sia dei grandi che dei piccini, e per fare in modo che questa esperienza sia coinvolgente per tutta la famiglia.  Sono madre da ormai 7 anni, e mai e poi mai ho pensato di mettere da parte la mia voglia di vedere il mondo e di fare esperienze solo perché avevo una bambina piccola. Mia figlia me la sono portata ovunque, ovviamente con le dovute accortezze, anche nei musei. Quando poi trovo strutture come il MUSE, il piacere di condividere questi momenti di scoperta con la mia piccola diventa ancora più grande. Ora vi racconto in pillole quello che il MUSE ha significato per me e la mia famiglia, visto che le descrizioni dettagliate delle sezioni, dei laboratori e del percorso espositivo le trovate sul sito, assieme a tutte le altre informazioni utili, e io non vi direi niente di originale.   Parola d’ordine: sperimentare! Questo potrebbe essere lo slogan dei musei pensati (davvero) per i bambini dove la scoperta si fonde col gioco e diventa un’avventura istruttiva. Addio teche polverose, noia, giri obbligati, religiosi silenzi e scarsa comunicazione, perché anche la conoscenza deve...
Asolando ad Asolo

Asolando ad Asolo

La seconda puntata del weekend ad Asolo, la bella cittadina in provincia di Treviso che ho visitato in occasione di #AsoloBlogTour, è ispirata a una parola coniata dal celebre poeta londinese Robert Browning, uno dei più importanti autori inglesi dell’Ottocento. Questa parola è Asolando ed è il titolo dell’ultima raccolta di poesie di Browning, dedicata proprio ad Asolo, la città dei cento orizzonti, che per anni è stata il suo ritiro. Asolando significa andarsene a spasso liberamente abbandonandosi alla bellezza della natura. L’opera finale di Browning è ricordata anche nella targa posta davanti a quella che è stata la sua casa, in una delle vie centrali del borgo. In seguito scopro che, oltre a Robert Browning,  numerosi altri letterati e artisti hanno frequentato Asolo e ne sono rimasti affascinati: Pietro Bembo, Giosuè Carducci, Eleonora Duse, Freya Stark, John Beach, Eugene Benson, Guido Piovene, Giovanni Comisso, Lorenzo Lotto, Giorgione… Sembra proprio che il territorio dell’Altamarca e le sue colline siano stati considerati una specie di Asoloshire (se posso inventare anch’io un neologismo).   Asolando Il modo migliore per scoprire Asolo è proprio così, camminando a piedi. Infatti, basta andare ‘asolando‘ lungo i portici e per le vie della città per fare un sacco di incontri interessanti, una giornata piena è necessaria per conoscerla nelle tantissime sfaccettature che offre. Quindi oggi vi porto idealmente a passeggiare e a scoprirla. Colpisce subito l’aria aristocratica che si respira nei vicoli, nelle piazze e nei caffè; in un contesto paesaggistico di colline dolci e curatissime si aprono scorci suggestivi, segni evidenti di venezianità, palazzi dalle trifore eleganti, tracce di affreschi, storia millenaria, sentite tradizioni di bottega e antiche attività artigianali. Tessuti, ricami, merletti, ceramiche, restauro e antiquariato. Sotto la modestia...
Costiera Amalfitana: il Nastro Azzurro, da Vietri sul Mare a Positano

Costiera Amalfitana: il Nastro Azzurro, da Vietri sul Mare a Positano

Ma cosa vuoi scrivere tu di originale oggi su uno dei tratti costieri più belli al mondo, di cui si è detto e scritto tutto? In fondo ti senti come Don Chisciotte, cavaliere errante, nella sua inutile lotta contro i mulini a vento e i giganti di bellezza… una battaglia irrazionale, senza senso. Quindi messa da parte ogni velleità di poter aggiungere qualcosa di nuovo, mi limito a una mia versione condita da qualche aneddoto, un pizzico di sense of humor, qualche dritta pratica col senno di poi. E poi foto, che quelle ecco sono l’unica cosa originale, anche se l’oggetto è strafotografato (e te credo!). Avevo voglia di tornare, 20 anni dopo. Purtroppo alcuni impegni mi hanno permesso di rivederne solo una parte, vorrà dire che ho un buon motivo per ritornare ancora. Da Vietri sul Mare a Positano, dove lo spettacolo è garantito, e il classico non delude mai, ma proprio mai! Si esce dall’autostrada nelle vicinanze di Salerno e l’alta stagione – Luglio/Agosto – si fa subito sentire….se potete scegliere un altro momento dell’anno fatelo, il traffico è garantito come i limoni. Uomo avvisato….qui inizia il Nastro Azzurro la statale panoramica 163, un #sisalvichipuò per chi soffre di mal d’auto, un favoloso collo di bottiglia e una libidine per il centauro 🙂 Un tam-tam di curve strette strette per una cinquantina di km, un nastro a strapiombo strappato alla roccia, all’impossibile. Il tutto ripagatissimo da panorami unici a ogni curva e… qualche coda per percorrere pochi km. La macchina, se potete, usatela il minimo, perché tra parcheggi inesistenti, autobus, vetture che fanno da tappo, impossibilità di sorpasso rischiate...
Cilento: il Castello di San Sergio

Cilento: il Castello di San Sergio

E dopo avervi parlato del mare e delle grotte marine del Cilento, vi porto in un luogo davvero speciale. Si certo potrei raccontare di molte altre direzioni, dalle cale di Marina di Camerota al Lido della Marinella a Palinuro, al borgo medievale di Pisciotta e altri ancora che meriterebbero tutti un post a parte perché di questa terra in fondo se ne parla poco e li meriterebbe… ma si sa, al cuor non si comanda e quando mi metto a scrivere l’ispirazione viene giù a cascata, le parole vanno un po’ per conto loro. Allora le seguo, senza ragionarci troppo 🙂 Credo sia il primo post da quando ho aperto il blog che dedico interamente a una struttura ricettiva …e occhio non perché io debba farlo, ma perché lo sento proprio e mi va di farlo. Questo b&b me lo sono cercato, l’ho scoperto in rete per caso, non ho avuto dubbi, l’abbiamo raggiunto dopo 850 km e l’abbiamo vissuto per diversi giorni come ospiti paganti. Se ve ne parlo qui è solo perchè questo posto mi ha totalmente affascinato, con la sua vista incredibile, i suoi muri che raccontano una lunga storia, la sua energia positiva e la capacità di accogliere. Un po’ casa colonica, un po’ castello, un po’ belvedere, un po’ rifugio sulle alture, un po’ vita quotidiana di chi lo possiede, un po’ colazione sotto un pergolato di vigne e un panorama davanti che non ci si crede, un po’ di marmellata di mandarino e limone che pizzica e non smetteresti di mangiarla, un po’ di travoni e assi di ulivo sopra il letto che...
Cilento: le grotte marine di Capo Palinuro

Cilento: le grotte marine di Capo Palinuro

Tornata dalle due costiere, amalfitana e cilentana, parto a raccontarvi quella delle due meno conosciuta e frequentata (a parte un mesetto estivo in cui pare ci sia l’assalto dei vacanzieri). Completamente diversa dalla prima, e credo insieme si compensino perfettamente. Molto più selvaggia, più autentica e più family-friendly della prima, con un mare trasparente, bandiere Blu che fioccano e sabbia dorata. E provo coll’aiuto della fotografia a farvi scoprire qualche angolino da segnare in agenda se passate da quelle parti. Che la nostra Italia sia una miniera di bellezza non è certo una novità, nel Cilento e in particolare nella zona di Capo Palinuro c’è un’esperienza sicuramente da fare: conoscete solo la famosa Grotta Azzurra di Capri? naaaa, dovete rimediare. Ce n’è una seconda di tutto rispetto. Ma partiamo dall’inizio. Al porto turistico di Capo Palinuro partono le escursioni in barca per fare il tour delle grotte e delle calette della zona. Il mare è tranquillo, il sole non manca da queste parti, e a me la vita da spiaggia piace alternarla con qualche perlustrazione della zona 🙂 e da Alessandro , quello degli ombrelloni gialli, fa proprio al caso nostro (costo 15 €/pers adulti e 7 bimbi dai 6 anni in su) . Un gozzo, un capitano, un pentadattilo di rocce alte 50 metri, uno dei tratti costieri più belli della Campania. Tra gli uccelli che nidificano, il faro di Capo Palinuro e l’odore di Mediterraneo. Ma il vero tesoro è sotto il livello del mare: sono 32 grotte, un paradiso per i sub, un vero parco speleo-marino. Dopo più di vent’anni torno a vederle ed è proprio vero...
Campania: verso la Costiera Amalfitana e il Cilento

Campania: verso la Costiera Amalfitana e il Cilento

Come al solito i programmi che uno si fa durante l’anno “non s’hanno mai da fare” e così nuovi impegni, nuovi progetti, cose che si accavallano e ferie che mancano ti costringono in corner a riprogrammare tutto. Tanta stima a chi ha le condizioni utili, la vita regolare, pochi vincoli e riesce a prenotare oggi già per l’anno dopo, in casa nostra pare una chimera. Detto questo, i piani B permettono talvolta di lasciare spazio all’inventiva, alla freschezza, si lascia da parte quello che è stato meditato a lungo e si prende un po’ quello che viene, con gioia e senza troppi rimpianti….che già poter fare una vacanza di questi tempi è tantissimo 🙂 Allora questa estate si fa un’abbinata decisa in quattro e quattr’otto sull’onda di un’idea nata per caso e prenotata al volo con una compagnia low-cost (WoW Air) e la voglia comunque di fare un po’ di mare, perché ad ogni arrivo dell’estate è sempre un richiamo prepotente. Poi mettici per me un impegno improrogabile da seguire al Sud (dei lavori edili) e la frittata è fatta. Prima un mare nostro, tutto italiano. Mi sposto a Sud, in Campania, per ripercorrere strade già percorse tanti anni fa, d’estate, per vederle cambiate e con occhi nuovi. E perché sono convinta che siano posti unici. Si va in Costiera amalfitana e Cilento. I luoghi principe nell’ immaginario collettivo del turismo internazionale, meravigliosi per noi e per gli stranieri. I patrimoni UNESCO, i siti della World Heritage List, e un tratto di costa tanto piccolo quanto amato nel mondo. Spero sia uno scrigno di sole inaspettato (che in questo momento...

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