Estate 2015, tra poco si parte: itinerario del mio viaggio in Islanda

Tra poco ci risiamo, si fa sul serio: giacca di goretex, pile per l’occorrenza, scarpe da trekking, zaino e macchina fotografica (of course) e un certo “godimento” a puntare la bussola verso Nord dopo questo Luglio africano.. l’Islanda ci aspetta 🙂 i tempi si fanno più duri, i giorni a disposizione sono limitati e la possibilità di viaggiare purtroppo si assottiglia, ma l’estate è sacra e un viaggetto di quelli con la V maiuscola anche quest’anno sta per arrivare. Come sempre desiderato, atteso, sudato, costruito pezzetto per pezzetto, artigianale e in completa libertà. Come piace a me 🙂

Che l’Islanda fosse l’obiettivo preciso dei miei piani, no, non posso proprio dirlo perché avevo messo il cuore su un giro indocinese a cui tenevo parecchio, ma se non è oggi arriva di sicuro, basta saper aspettare. L’Islanda era da tempo lì on my mind, in qualche angolo della mia testa curiosa, poi un giorno ti appare sul pc una tariffa aerea, gli sguardi si incrociano e la lampadina si accende, un fluire di pensiero-emozione-azione che in 3×2 ti porta ad avere i biglietti in mano. E anche quest’anno la destinazione è arrivata! Saranno gli elfi ad averci chiamato???? May be.

itinerario Iceland

Ma bando alle ciance, tra 8 giorni voliamo a Reykjavik 🙂 Questo l’itinerario a grandi linee, indicativo, poi quello reale preciso che avremo fatto lo metterò sul blog quando torniamo. Il giro è di due settimane, quelle che possiamo fare al momento, ma se avessimo avuto qualche giorno aggiuntivo non è che ci stava male, anzi. Abbiamo noleggiato una 4×4 perché l’idea è quella di non limitarci al Ring 1, l’anello classico che percorre un po’ tutta l’Islanda. E per poter andar fuori i consigli di chi c’è stato sono monodirezionali. La migliore è stata la battuta della mia amica travel blogger Liliana che mi disse: “andare in Islanda senza 4×4 è come andare alle Maldive senza costume da bagno”… chiaro no?

Vediamo le tappe (more or less)

Circolo d’Oro

Geysir

Si inizia col circuito più turistico, a due passi da Rekjavik (meno di 100 km) ci sono tre gioiellini: il primo è Pingvellir, un parco nazionale che è sia il sito storico più importante d’Islanda, sede del primo Parlamento democratico del mondo fondato dai Vichinghi, sia punto dove vedere la frattura immensa delle zolle tettoniche, americana ed euroasiatica. Il secondo è Geysir zona di sorgenti d’acqua calda e getti di acqua bollente fino a 30 mt, la terza è Gullfoss stretto canyon con cascate a doppio salto. Direi che come battesimo islandese ci può stare 🙂

Landmannalaugar trekking


Landmannalaugar

L’unica deviazione sulle piste F che faremo verso l’interno sarà per il Landmannalaugar, raggiungibile solo in 4×4. E’ un’area fatta di cime insolite composte da riolite, una lava minerale che ha incredibili sfumature di colore e sul sentiero Laugavegurinn si cammina nella tavolozza di un pittore tra colline color caramello e sorgenti termali dove fare il bagno. Sono già lì, tra il verde dei prati, i rossi, neri e gialli delle colline e delle montagne intorno, e il turchese intenso dei laghi di montagna.

Parco nazionale di Vatnajokull


Vatnajokull

Il Vatnajökull è una calotta glaciale di 8100 kmq e sotto lo spessore di 1 km di ghiacci vulcani attivi, laghi glaciali, vette e vallate. Il suo gioiellino è lo Skatfafell, un’area naturale amata dagli islandesi e non solo. L’idea è quella di fare una camminata guidata sul ghiacciaio per vedere grotte, muschi e cenere, noleggiando l’equipaggiamento e facendo qualcosa di adatto anche ai bambini, visto che noi viaggiamo con nostra figlia di 7 anni.

Laguna glaciale di Jokulsarlon

jokulsarlon

Questo è un pezzo forte per chi ama la natura e la fotografia, una delle meraviglie d’Islanda. Una miriade di Iceberg che galleggiano su un’immensa laguna glaciale che confina direttamente con il mare, e da scenografia sullo sfondo il ghiacciaio Vatnajökull e nell’acqua le foche che nuotano in libertà. Zero centri abitati, sabbie glaciali, lingue di ghiaccio. E la forza del vento e dell’acqua a creare un paesaggio estremo.

Fiordi orientali e Syoisfyordur

seydisfjordur

Un po’ snobbata questa zona dell’Islanda dicono sia la meno spettacolare e selvaggia. Il Ring prevede comunque di passarci e una serie di fiordi remoti e minuscoli villaggi sono certa potrebbero rivelare delle sorprese. Profili innevati, dimensione di vita autentica, case in legno multicolori…e a Seyoisfjordur c’è pure una comunità bohèmienne di artisti, musicisti e artigiani.

Cascata Skogafoss e Dettifoss

dettifoss

Ho visto le foto di un amico e m’è venuto un colpo, entrambe bellissime. Non che l’Islanda sia carente di cascate impressionanti…ma queste due mi hanno colpito più delle altre. La prima è relativamente bassa, ma ci si può camminare dietro, come passeggiare con davanti un muro evanescente di acqua e vapore. La seconda, al contrario, è una forza dirompente dentro a un canyon, la maggiore portata d’acqua in Europa: mica per niente la chiamano la Niagara d’Europa.

Lago Mytvan e spa termale

Mytvan

La zona di Myvatn è un monumento naturalistico nazionale, decisamente dicono sia quella dove si percepisce che la Terra è viva: il suolo che vibra e il rombo dell’acqua che ribolle, le pozze di fango che borbottano, il respiro della terra che fuoriesce dai camini di vapore, il magma e il multicolor. E poi 50 isolotti (tipo piccoli crateri) che sbucano dall’acqua, una bellezza aspra, ultraterrena, l’instabilità geologica e le piscine geotermali. Direi che gli elementi sulla carta ci sono tutti e parlano di una tappa imperdibile. Basta munirsi di retine per gli sciami di moscerini e repellenti a manetta … ma su, è un dettaglio 🙂

Whale Watching a Husavik

Husavik

Sono 3 anni che la voglia di whale whatching (son problemi grossi in effetti) me la sono messa in cassetta, dopo il due di picche preso in Nuova Zelanda. E’ ora di rimediare e Husavik, dove balenottere azzurre, megattere e orche sono di casa durante l’estate. Giusto fino ad Agosto quando arriveremo noi… #crossfingers che questa magari è la volta buona 🙂

Akureyri, Olafsfjordur e Siglufjordur

Akureyri

Akureyri è la capitale del nord dell’Islanda, piccola piccola, ma ho visto immagini di un centro storico ben conservato, con strutture di inizio secolo in legno e lamiere coloratissime, giardini curati e un porto animato. Con quel pizzico di vita in più che dopo una settimana di viaggio e di immersione nella natura e nel nulla più assoluto… potrebbe anche piacere #diciamolo

Regione dei fiordi occidentali, ultima frontiera islandese

Fiordi_Ovest

Due chele di granchio che afferrano il Circolo Polare Artico, pare che qui il paesaggio islandese raggiunga la sua massima estremità. Temo un filino le loro strade, un su e giù di fiordi da percorrere pettine per pettine…speriamo di essere ricompensati da qualche colonia di pulcinella di mare e magari da una sola giornata senza nuvole e pioggia (lo so, chiedo molto).

Penisola di Snaefellness, Islanda in miniatura

snaefellness

Dicono che questa lingua di terra sia una piccola sintesi dell’intera Islanda, immortalata da Jules Verne nel “Viaggio al centro della terra”. C’è il vulcano, c’è il ghiacciao, ci sono borghi di pescatori e case ricoperte d’erba, ci sono sorgenti termali e grotte laviche e un paesaggio lunare. Molti la tagliano fuori, ma io ho visto in rete qualche foto e non ho molti dubbi, ci si va eccome 🙂

Ice Caves in Langjokull

Cattura

E’ evidente che in estate le visite all’interno dei ghiacciai siano sospese, il ghiaccio è in movimento e il rischio di crolli alto, quindi il mio sogno di vedere la Ice Cave di Skaftafell non s’ha da fare…però da Giugno 2015 partendo dal campo base del ghiacciaio Langjokull ci si può entrare dentro J si si, avete letto bene, non si guarda il ghiacciaio da lontano, in elicottero o coi ramponi da sopra…si possono andare a vedere i colori che compongono gli strati ghiacciati e toccarli con mano, grazie a dei tunnel realizzati nel ghiacciaio. Vogliamo perdercelo? Naaaa

Blu Lagoon Geotermal spa

Blue Lagoon

Su questa tappa ho qualche dubbio e deciderò in loco. Lo so, pare sia un lago caldo azzurro uscito da un film, ma l’idea che sia artificiale con tanti turisti a mollo dentro e con prezzi decisamente alti…vediamo se poi quando ci sono davanti mi tuffo dentro a pesce e buonanotte ai suonatori, con tanto di selfie imbarazzante a tema (che la coerenza in certi casi va a farsi friggere) oppure questo mio dubbio verrà confermato.

Rejkjiavik, capitale lillipuzziana

Reykijavik

Dicono sia poco più di un paesino dagli standard internazionali, globalizzatissima…un accostamento curioso. Molti dicono di starci poco, che la bellezza islandese non è certo lì. Io una chance voglio dargliela, vedi mai che mi innamoro del centro storico o di qualche abitante colle sembianze da Thor.

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Ora le raccomandazioni/speranze  pre-partenza:

  • speriamo che il vulcano Eyjafjallajökull e i suoi compari dai nomi impronunciabili se ne stiano buoni, senza fare scherzetti!
  • speriamo di aver studiato un itinerario sensato perché sulla mappa siam tutti bravi, poi la strada reale è un’altra storia, soprattutto quando l’asfalto manca e le curve/buche picchiano duro
  • speriamo (e qui mi appello a tutti i santi!) che non ci pelino come patate, perché da quello che ho visto fino ad ora come tariffe per qualunque cosa…ecco, il low-cost e l’Islanda sono pianeti diversi 🙂

Se volete seguire il mio viaggio ricordatevi l’hashtag #pilloledislanda, di sicuro utilizzerò come sempre il fidato Instagram per condividere on the road qualche parola e foto sui social networks, poi se ci riesco mi piacerebbe molto quest’anno fare dei micro-post, magari con una sola foto e un pensiero del giorno…provo a seguire il suggerimento di un amico e postare qualcosa live. Se l’Ipad mi dà una mano e il wi-fi pure…vediamo cosa ne esce fuori 🙂

 

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15 Comments

  1. Buon viaggio Monica. Io ti seguirò con molto, molto interesse! 😉

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    • speriamo che il meteo sia umano…e grazie Francesca 🙂

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  2. Dire una parolaccia è permesso 😀 ! che fortuna! e’ uno dei nostri sogni e penso che il prossimo anno ci saremo un pensierino. Ti seguiremo volentieri!! ciaoo

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  3. Ti invidio tantissimo! Goditi questo viaggio e riempiti i polmoni di libertà! L’Islanda è un mondo a parte e se poi tornerai pelata come una patata… pazienza! Da qualche parte bisogna pur spenderli, no? 😛

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    • Io sono una accanita sostenitrice della #vitaèbreve #megliounuovooggichelagallinadomani #deldomannonvècertezza. Grassie

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  4. Wow! Tanta invidia per i fiordi occidentali e per le Ice Caves!Hai fatto benissimo ad inserire Landmannalaugar e Snaefelsnes, sai come la penso 😉 Una cosa che invece ho fatto, e che mi sarei risparmiata, è stato il whale watching (a Reykjavik però). Il primo giorno non abbiamo visto neanche una balena, per cui ci hanno dato la possibilità di tornarci poco prima di ripartire:beh,la seconda volta abbiamo visto solo una coda in lontananza. Alla natura non si comanda, e anche una piccola parte di balena visibile solo con il binocolo è considerata un’escursione di whale watching riuscita :/

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    • ciao Valeria, eh lo so che rischio di non vedere una mazza c’è sempre! comunque degli avvistamenti a Husavik me ne hanno parlato benone, devo capire ancora con che mezzo andare perchè per vederle più da vicino consigliano i gommoni…sfighe a parte, speriamo almeno di prendere il mare in buona e che qualche bestione decida di farsi vedere 🙂

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  5. Te lo auguro di cuore, Monica!Io mi ero consolata con l’avvistamento di puffin e delfini all’interno della stessa escursione 🙂

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  6. Ciao Monica. Hai previsto l’ Askja nel tuo itinerario? Non perderlo! Se vuoi un consiglio….Salta le balene….ma fatevi quest’escursione! Da Myvatn le organizzano……con una normale 4×4 la vedo dura. Ci sono guadi da fare (ma
    sono passati esattamente 20 anni da allora), poi c’è una passeggiata per raggiungere il vulcano e puoi scendere nella caldera e fare il bagno! Meraviglioso! Viaggio che rifarei subito! Buon viaggio a tutta la famiglia! I 15 Mantovani tornati ieri hanno avuto un tempo bellissimo!

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    • ciao Luciana, il dubbio dell’Askja ce l’avevo, è che facciamo già parecchia strada e per andarci ci vuole una giornata sui loro 4×4 di sterrati e con la piccola mi pareva troppo. Però potrei lasciare da parte una giornata che avevo previsto sui fiordi a nord di Akureyri e infilarci l’Askja…lo decideremo lungo il percorso. Grazie della dritta cara 🙂

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  7. Penso che la 4×4 ti porterà in luoghi magnifici… che a questo punto attendo con ansia di vedere nei tuoi racconti!
    Felice di averti scoperto!

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    • grazie, è parecchio che aspetto di poter partire e sono certa l’Islanda saprà ricompensare l’attesa…ora vengo a scoprirti anch’io 🙂

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  8. Complimenti per il sito. Queset foto dell’Islanda sono fantastiche!!

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  9. Complimenti per il sito. Queste foto dell’Islanda sono fantastiche!!

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