Scalo aereo a Lisbona: cosa vedere in mezza giornata

A tutti i viaggiatori su tratte intercontinentali capita prima o poi uno scalo aereo più lungo del previsto in qualche capitale (europea e non), scelto magari per risparmiare sulla tratta aerea. Allora perché non approfittarne per vedere qualcosa in più e trasformarlo in una specie di viaggio nel viaggio oppure per rinfrescarsi le idee su qualche meta visitata in precedenza? Tutto dipende da quante ore di scalo avete in previsione, invece di vagabondare all’interno dell’aeroporto testando i campioni di profumo, passando in libreria, facendo shopping, ascoltando musica e camminando senza meta per far passare il tempo. Ma onestamente che noia e che ore interminabili!

Gli scali lunghi in alcune città possono trasformarsi in brevi tappe di viaggio per godere della città in cui ci si ferma. Volando questa estate con TAP e avendo uno scalo di 7 ore a Lisbona, col bagaglio consegnato direttamente a destinazione (quindi a Lisbona eravamo liberi come l’aria, ma potete sempre lasciarli al deposito bagagli), ne abbiamo approfittato per uscire dall’aeroporto, prendere un taxi per farci portare in zona centrale, e calcolando 6 ore piene a disposizione questo è l’itinerario a piedi che ne è venuto fuori: ho pensato di inserirlo all’interno del blog per i lettori che dovessero trovarsi nella stessa situazione e volessero sfruttare l’opportunità di conoscere o rivedere in mezza giornata i punti salienti di questa città.

Un itinerario a piedi di Lisbona che non ha nessuna pretesa di essere esaustivo, ma pratico e sintetico per darvi il benvenuto nel mondo degli stopover:

Itinerario Lisbona_def

Tappa 1: il Miradouro das Porta do Sol e il Miradouro de Santa Luzia

Fatevi lasciare dal tassista al Largo di Porta do Sol e iniziate dal Miradouro (belvedere) das Porta do Sol; da qui avrete, in un solo colpo d’occhio, una vista unica sull’antico Bairro do Alfama, sulla cupola del Panteão Nacional, la chiesa di São Vicente de Fora, la cupola di Santa Engrácia, la chiesa di Santo Estêvão e le due torri della chiesa di São Miguel. Insomma un abbraccio panoramico di tutta Lisbona, dei suoi tetti rossi, del fiume Tago,  della sua complessità orografica e architettonica e, credetemi, sarà meglio di qualunque presentazione.

Appena sotto al Castello de Sao Jorge, con pochissima strada si arriva dritti al Miradouro de Santa Luzia. Se avete mai visto una foto panoramica di Lisbona, è di sicuro stata fatta da qui. Ci sono splendide azulejos (piastrelle decorate) che decorano il parapetto del belvedere, una terrazza panoramica pergolata e aiuole fiorite che ricoprono l’intera piazzetta.  I due azulejos pricipali sulla facciata della chiesa di Santa Luzia raffigurano uno il Terreiro do Paço (l’attuale Praça do Comércio) prima del terremoto del 1755 e l’altro i crociati alla riconquista di Lisbona. Un miradouro diverso dal primo, più suggestivo e poetico, e sicuramente da vedere.

Miradouro do Porta do Sol

Tappa 2: i vicoli e la vita dell’Alfama

Ora proseguite a piedi e scendete lungo il quartiere Alfama. Questo quartiere di Lisbona va conosciuto così, è l’unico modo, e basteranno i primi vicoli, le prime pendenze, la sua atmosfera caotica a farvelo capire. In fondo è l’anima più vera e autentica di Lisbona: piccole botteghe, strade ripidissime, splendidi scorci della città, facciate importanti, street art, panni stesi ai balconi, intonaci scrostati ed enoteche ristrutturate, disordine, aria decadente: è umanità, è vita vera, puoi girare l’angolo e trovare di tutto, saudade e fado, ristorantini tipici e il cuore arabo della città, quello più povero e sgangherato, intimo e popolare. Da attraversare e vivere assolutamente, anche se con poco tempo a disposizione.

Alfama

Tappa 3: il tram 28 e la Cattedrale del Sè

I tram di Lisbona – 5 linee che coprono 48 km – hanno qualcosa di leggendario, una rete di vecchi tram pittoreschi che si inerpicano per le salite, sferragliando per le strette strade della capitale. Loro non si arrendono, sono impavidi, e molto amati dai turisti; in questo itinerario non l’ho inclusa per questioni di tempo, ma nessuna visita a Lisbona è in realtà completa se non fate un giro su uno dei classici tram del periodo anteguerra recuperati, che passano attraverso l’ Alfama, coi ragazzini appesi alle maniglie esterne per non pagare i biglietti. La più conosciuta dai turisti è di sicuro l’ Eléctrico 28 (la linea 28).

Passerete di fronte alla chiesa-fortezza più antica di tutto il Portogallo e al principale luogo di culto cattolico della città, la Cattedrale del Sé Patrialcal costruita nel 1150, anche qui non potete non entrare. La facciata è romanica con due austere torri campanarie merlate e uno splendido rosone centrale. L’interno è altrettanto sobrio, a tre navate, con influenze gotiche e barocche dovute piu’ che altro ai rifacimenti obbligati dal terremoto nel 1755. Da non perdere il chiostro gotico dove si possono vedere le fondamenta di epoca romana e araba: fa un certo effetto pensare che, anche in un’epoca di difficili comunicazioni come il Medioevo, i caratteri dell’architettura religiosa si siano diffusi in paesi europei lontanissimi tra loro.

Tram_Lisbona

Tappa 4: la Praça do Comércio e il Rio Tejo

Proseguendo arriverete a piedi a la Praça do Comércio, una della piazze più maestose della città e d’Europa, circondata su 3 lati da edifici porticati e affacciata sul Rio Tejo (fiume Tago).  Una volta era la sede del Palazzo Reale Ribeira e il punto di arrivo delle merci provenienti dalle colonie portoghesi ed è in funzione di questo che si sviluppò alle sue spalle l’ intero quartiere commerciale della Baixa.  Nelle giornate di sole entri in questa piazza ed è come un improvviso grande respiro: terra e acqua si incontrano, la luminosità dell’insieme e i colori la rendono ancora più grande e suggestiva. Anche lei da vedere sicuramente, anche se in poco tempo.


Praca do Comèrcio

Tappa 5: la Baixa: Rua Augusta e l’Elevador de Santa Justa

Passando sotto l’imponente Arco Trionfale de Rua Augusta entrerete nel quartiere de La Baixa, oggi cuore della città. Una zona completamente distrutta dal terremoto del 1755, e poi ricostruita: non solo è il simbolo della speranza, ma è anche una specie di grande scacchiera urbanistica di vie che si incrociano ad angolo retto con edifici in stile neoclassico. Una scacchiera viva, commerciale e turistica. L’ambiente cambia di nuovo: vie pedonali pavimentate e piene di bar, ristoranti, negozi, banche e uffici, è il “salotto buono” e il passeggio pianeggiante di Lisbona, è la razionalità, totalmente in contrasto con il caos urbano delle casupole e delle viuzze dell’Alfama o dei pendii del Bairro Alto.

Passeggiando lungo la Rua Augusta a un certo punto troverete lo splendido Elevador de Santa Justa del 1902, una vera opera di ingegneria e d’arte verticale. Scoprirete una Lisbona città di funicolari e ascensori, come Napoli e Genova; gli Elevadores erano metodi di trasporto cittadino particolari, nati dall’ingegno dei lisbonesi di fronte ai “su e giù” della loro città.

Tappa 6: la Baixa: Piazza e stazione del Rossio

La prossima tappa “inevitabile” è Praça do Rossio, il Rossio è sempre stato la piazza del popolo, il luogo in cui ci si incontrava per i grandi avvenimenti, teatro di manifestazioni, feste e giochi di piazza, corride, parate militari, e di esecuzioni dell’Inquisizione, un luogo dove si è fatta la storia del Portogallo. La si riconosce subito per la pavimentazione bianca e nera a onde che da un effetto di movimento, il mar largo come lo chiamano i lisbonesi. Ma anche per il traffico, la grande fontana centrale e le pasticcerie dove sedersi a prendere dei pasteis de nata (tortine di sfoglia farcite con la crema) e un bica (espresso portoghese) o un bicchierino di “ginja” (liquore alle ciliegie).

A due passi troverete poi l’ Estação Ferroviária do Rossio (stazione ferroviaria) è un capolavoro in stile neo-manuelino con la caratteristica entrata a doppio ferro di cavallo, costruito nel 1887 su progetto di Josè Luis Monteiro: otto porte di ferro rosso fuso, le finestre a ferro di cavallo, la torre dell’orologio, gli elementi costruttivi e decorativi spagnoli, italiani e fiamminghi. È indubbiamente una delle più particolari stazioni del mondo, da non perdere anche per chi visita Lisbona solo per poche ore.

Rossio

Tappa 7: il Bairro Alto e il Chiado 

Il Bairro Alto fu il quartiere delle famiglie benestanti, poi dal 1800 acquisì una doppia personalità, che ancora oggi lo caratterizza: da una parte le famiglie aristocratiche e dall’altra i creativi, gli artisti squattrinati, le librerie, i ristoranti e gli antiquari, le abitudini popolari della vecchia Lisbona, le tradizioni degli immigrati originari delle ex colonie africane e l’originalità degli intellettuali e degli artisti moderni, che hanno trovato qui e neii vicini vicoli stretti del Chiado il loro posto dove esprimersi. Oggi vedrete un quartiere camaleontico, dei giovani, pieno di locali: di giorno tranquillo e residenziale, passato il tramonto accoglie personaggi di ogni tipo. Due quartieri, uno più elegante l’altro più trendy, da attraversare per inziarli a conoscere, anche se il loro meglio lo danno sicuramente by night.

Tappa 8: Mercado da Ribeira

Per un’ultima pausa ristoratrice finale dopo tanto camminare, vi consiglio un posticino giusto dove provare in modo economico, veloce e gustoso i tipici sapori portoghesi. E’ il Mercado da Ribeira nel Barrio Alto, in Avenida 24 de Julho: un recupero urbano particolarmente riuscito, da fuori sembra un capannone anonimo, appena dentro spalancherete gli occhi. Si tratta di un’ala del mercato moderna, insolita, colorata, vivace, e proprio bella da vedere, specialità gastronomiche e street food di tutti i generi, dal bacalhau piatto forte della città (si dice che ci siano ben 365 modi di cucinarlo, uno per ogni giorno dell’anno) alla carne,ai salumi e formaggi  ai fritti, ai frutti ai dolci non c è che l’imbarazzo della scelta, basta girare i tantissimi punti vendita, scegliere quello che si preferisce e sedersi alle grandi tavolate di legno insieme agli altri. Anche questo da provare per una micro-immersione nella gastronomia locale.

Mercado da Ribeira

Nella piazza di fronte al Mercado da Ribeira troverete i taxi per raggiungere l’aeroporto, portandovi dietro il sapore di una Lisbona luminosa, popolare, malinconica, vivace e sensuale, come tutte le grandi città di mare. Certo non potete pretendere di conoscere davvero una città con un assaggio così breve, potrete solo intuirne le potenzialità per poi decidere di tornare.

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4 Comments

  1. Impossibile fare tutto in 6 ore a piedi.

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    • Salve Carlo, di sicuro servono buone gambe, ma non è impossibile, io l’ho fatto insieme ad altri 8 amici in 6 ore circa…. e non siamo eroi di sicuro (tutti sui 40-45), anzi abbiamo fatto anche una mezz’ora di sosta alla Ribeira per pranzare.

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  2. Ci vogliono 2 giorni per fare questo giro.

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    • Salve Giuliana, la invito a leggere il commento precedente scritto a Carlo. L’ho fatto io stessa in 6 ore insieme ad altre 8 persone. Poi certo dipende molto anche dal ritmo che si riesce a sostenere, ma nessuno di noi era un atleta. Cordialmente, Monica.

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