Mi viene in mente Fiorella Mannoia e il suo “come si cambia…per ricominciare” 🙂 Beh, insomma, non è che io abbia mai smesso, ormai è una dipendenza dichiarata! Alla ricerca di Shambala è per me un’oasi di pace, un angolo mio e basta dove star bene e ogni tanto ospitare qualche amico interessante, un angolo per viaggiatori, quelli veri e quelli da poltrona, quelli adventure, quelli backpackers nell’animo e autonomi a oltranza, i sognatori e quelli all-inclusive mojito di benvenuto compreso, chiunque insomma ami il viaggio come esperienza di vita e grimaldello per aprirsi la mente.

Però. C’è un però. Succede che il mestiere di travel blogger non te lo insegna nessuno, l’unica insegnante è la propria pelle e l’esperienza che puoi fare sul campo, provando, riprovando, aprendo un blog tuo tra mille perplessità e cercando una TUA strada. Per differenziarsi nella mucchia, per essere amati e seguiti, per essere utili, ma soprattutto per sé stessi. Avere un blog è un buco nero in termini energie, è una strada in salita, è continua evoluzione e apprendimento, è apertura e confronto con la rete, è uno sforzo di costanza. E quando ti sembra di aver raggiunto una piccola vetta ne scorgi subito un’altra, l’asticella si alza, ci sarà sempre chi fa meglio di te, ma AMEN… diamoci pace 🙂

Sono passati due anni scarsi dai miei primissimi tentativi di post, mi sembrano anni luce dagli attuali. E soprattutto c’è lui, quel vestitino che avevi scelto e che rispondeva a logiche precise, su cui avevi pensato parecchio. Ecco, dopo due anni che ce l’hai davanti mica te lo vedi più!!!! Succede che ti accorgi di tutti i difetti, delle potenzialità, di quante cosine potrebbero essere migliorate. Tantissime, credetemi. E non significa affatto rinnegarlo, lo hai voluto, studiato nei dettagli, strutturato, curato al meglio … anche se eri all’asciutto totale di piattaforme e socialcosi 🙂

Poi arriva il momento di evolvere, di un passo in avanti, di far tesoro dell’esperienza fatta finora e trasformarla in un vestitino nuovo. Perché certo l’abito non farà il monaco, però qui dietro l’abito c’è un piccolo bagaglio acquisito e la voglia di presentarsi meglio, in modo più comunicativo, più interattivo, più immediato, più accattivante, più moderno. Eh sì, tanta roba, e non so mica se ci siamo riusciti… perchè parlo al plurale? Perché mica sono stata da sola in questi mesi di “parto” (eh già, non è stata una passeggiatina semplice). Quindi iniziamo coi ringraziamenti di rito a chi di dovere.

Grazie a Davide

L’uomo che ascolta (e soprattutto sopporta) le tue paturnie e risponde sempre, via chat, via skype, via mail, tu sei qui e lui lì in qualche parte d’Italia e a orari improbabili, flemmatico e fermo, professionale e puntuale. Tu certo hai elaborato le idee, i contenuti, vuoi certe cromie, scegli il layout, hai la fissa delle simmetrie, degli allineamenti, delle fotografie in maxiformato, ti piacciono le cose belle e con un informatico mica sempre si parla la stessa lingua. Però senza di lui, la sua pazienza e professionalità, questo vestitino nuovo proprio non sarebbe esistito. Quindi grazie mille e mille ancora 🙂

Grazie a Federica

Lei è un jolly, e mica da ieri. L’ho conosciuta ad Architettura i primi giorni d’università in aula e mi facevo con lei tanto di quel ridere che sono passati 20 anni, tra cui un sacco di esami insieme e due viaggi oltreoceano da backpackers indimenticabili, e il buonumore è sempre un nostro must. Poi lei era la creativa naturale, quella che come faceva lei le sfumature e le prospettive a mano non ce n’era per nessuno, creatività poi passata in digitale, ai programmi di grafica e non solo. Così chiederle di disegnare un logo e legarlo al nome del blog è stato un attimo. Grazie Fede per la disponibilità e perché ci si capisce al volo 🙂

E ora vi spiego il perché di alcune scelte.

Come vedete, da una parte in questo nuovo sito c’è la continuità: chi è abituato a passare di qua e a vedere un certo tipo di grafica deve continuare a sentirsi a casa, quindi niente cambiamenti radicali o stravolgimenti. Ho scelto di mantenere gli stessi colori, gli stessi mandala, la stessa impostazione di massima. Il mio blog non è cambiato, solo cresciuto un po’.

Poi c’è l’evoluzione (o almeno ci si prova dai!): la fotografia amatoriale è sempre stato un pallino di famiglia, di mio marito e mio, anche se è innegabile che io sia molto più “giapponese” e lui l’artista talentuoso di casa, quello che si mette un quarto d’ora a fotografare il filo d’erba in controluce. Era ora di dare più spazio alle immagini. Quindi l’impostazione del nuovo sito è decisamente più fotografica di prima. Nel passaggio si sono verificati un po’ di casini, deformazioni, ridimensionamenti delle foto importate. Cercate di avere pazienza se qualcosa non quadra, lento pede metterò a posto tutto.

No, io non amo le Home strapiene di input o in generale le torte troppo farcite, preferisco pochi elementi, semplici, chiari, d’impatto. Quindi la mia nuova home cerca di essere un po’ più comunicativa e colpire l’occhio, senza dimenticarsi una semplicità e linearità di fondo. Magari mi tiro la zappa sul piede da sola, ma almeno sono coerente 🙂

Ho aggiunto una sezione a cui tengo parecchio, si chiama Mantua Local. Ora è neonata e tutta da scrivere, però oltre ai post dedicati al “resto del mondo” mi piaceva l’idea di rendere omaggio in qualche modo alla città che mi ospita e che ha molto da offrire ai visitatori. Anche se forse è conosciuta all’esterno soprattutto per il lato mangereccio e meno per la ricchezza delle sue terre. Se poi passate di qua, fatemi un fischio!

Tutto il resto vi invito a scoprirlo da soli e farvi un giro qua & là, spero questo nuovo abitino vi piaccia assai, io ce l’ho messa tutta 😀