Per tutti gli appassionati d’alta quota pubblico questo post, che avevo lasciato in sospeso ma al quale tenevo parecchio. Ora che ho un attimo di respiro è il momento di parlare di montagna come spazio di libertà, e di musica come linguaggio universale. Qualche settimana fa ho approfittato di un weekend libero per andare in Trentino-Alto Adige e partecipare a un’evento del festival I Suoni delle Dolomiti 2016, cogliendo anche l’occasione per camminare, respirare e ricaricare un po’ le batterie. Una breve parentesi di pace, piacevolissima.
Spezzare la routine è vitale e ogni tanto mi capita di vedere una foto, un video, un articolo, pochi secondi bastano per intuire un valore grande, che sta alla base di un evento, e farmi dire che, prima o poi, io lì ci voglio andare di sicuro. In questo caso c’è una grande intuizione di fondo, non l’idea del grande evento, dei numeri importanti, della massa (anche se alcuni nomi di fama internazionale e la pubblicità hanno fatto lievitare la partecipazione negli anni), ma un mettersi in cammino, passo dopo passo, insieme, verso una vetta ad alta quota e verso uno scenario unico al mondo, i musicisti coi loro strumenti in spalla e il pubblico.
Tutti in punta di piedi al cospetto della natura e delle Dolomiti. Un paesaggio perfetto con una sua dimensione acustica, musicalmente e spiritualmente, un’alta quota che toglie energie fisiche per essere raggiunta, ma ricambia donandotene moltissime altre. Il concerto finale è solo una chicca, il bello probabilmente sta nell’arrivare in cima, godersi il panorama essenziale dei profili aguzzi e delle vallate, delle marmotte in piedi e delle stelle alpine, dei sentieri che salgono fino alle malghe e ai rifugi.
“Ho imparato che tutti, al mondo, vogliono vivere in cima alla montagna senza sapere che la vera felicità sta in come si sale la china.”
(Gabriel Garcia Marquez)
Noi siamo partiti dal Passo San Pellegrino sopra Moena in Val di Fassa per raggiungere a piedi Passo Le Selle a 2528 mt, sotto la catena Costabella e vicino al rifugio Bergvagabunden Hütte, dedicato a tutti i “vagabondi della montagna” in memoria dei durissimi combattimenti tra Italiani e Austriaci, che qui avvennero durante il primo conflitto mondiale. Di sicuro un luogo non semplice, che l’esibizione di Markus Stockhausen e Tara Bouman ha saputo rispettare e interpretare al meglio, con la loro musica improvvisata, istintiva, come han detto loro “in risonanza col cielo, la montagna e il pubblico presente”.
Un concerto-dialogo con il paesaggio, la sua memoria, le sue ferrate, e nessuna barriera tra chi ascolta, chi suona e l’ambiente che circonda e accoglie tutti, musica compresa. Mi colpisce la naturalezza e la semplicità con cui si presentano e vivono l’evento anche i due artisti, la loro bambina seduta sull’erba ad ascoltarli, lei suona a piedi nudi nonostante l’altitudine (e un discreto freddino), lui interagisce con il pubblico e si lasciano andare all’improvvisazione, alle partiture, in un anfiteatro naturale bellissimo fatto di creste e austerità. I suoni partono, viaggiano ovunque liberi, riempiono le valli. Una sensazione meravigliosa.
Questo ovviamente era solo uno dei tanti eventi organizzati per questa estate dal 2 luglio al 26 agosto 2016 senza confini di stili, linguaggi e culture: dal classico al jazz, dalla canzone d’autore alla coralità, dalla musica etnica a quella contemporanea. Un po’ per tutti i gusti musicali… e bisogna incrociare le dita che il tempo non faccia scherzi perché ogni evento prevede comunque un piano B, in caso di pioggia, e un concerto sostitutivo al coperto, ma di sicuro il grande valore aggiunto della manifestazione è poter sentire queste vibrazioni lassù ad alta quota, con l’unica scenografia delle montagne come pareti ideali.
Info pratiche per chi volesse partecipare a I Suoni delle Dolomiti
- Durata de I Suoni delle Dolomiti: dal 2 Luglio al 26 Agosto 2016
- Programma completo: lo trovate qui
- Orario dei concerti: tutti i concerti hanno inizio alle ore 13, con l’eccezione di alcuni previsti all’alba che si svolgono alle ore 6, e tutti sono gratuiti.
- Ricordatevi di verificare che il programma non abbia subito modifiche, controllate sempre sul sito prima della partenza ( o sulla pagina Facebook e sull’account Twitter del Festival)
- Volendo si può partecipare anche alle escursioni gratuite proposte dalle Guide Alpine del Trentino
- Ricordate che sono a vostro carico il costo dei biglietti degli impianti di risalita e dei servizi navetta (nel caso voleste utilizzarli)
- Sono sempre indicati nel programma i tempi di percorrenza dei trekking per raggiungere il luogo del concerto e anche i dislivelli da coprire.
- In caso di maltempo il recupero è previsto lo stesso giorno in un teatro in valle.
Che meraviglia *-*
ultimamente sono ispiratissima da questi panorami. Voglio venire lassù *-*
Basta dare un’occhiatina al programma, un’occhiatina al meteo (consiglio spassionato) e il primo weekend libero si fa 🙂