Perù: Oasi di Huacachina e l’adrenalina da carro tubolares

Un Perù totalmente diverso da quello che ti aspetti: siamo nel deserto di Atacama e il panorama impressiona, dune a perdita d’occhio e un laghetto al centro (un tempo solo naturale ora alimentato in parte artificialmente) con palme, eucalipti, piante esotiche e carrube a corollario per lo spettacolo dell’oasi di Huacachina, 300 km a sud di Lima vicino Ica. L’“oasi d’America” sembra di angolo di Nord-Africa in Perù. Huacachina era popolare tra i ricchi peruviani nel 1940, che venivano a fare il bagno nella laguna, pensando che le acque avevano poteri di guarigione. Poi l’oasi incantata fu dimenticata dagli anni ’50 in poi. Ritrovò prestigio dal 1990, grazie al turismo diventando meta attrattiva per i viaggiatori in cerca di emozioni forti e come meta per le festività delle famiglie peruviane.

Oggi è decisamente trasformata, di sicuro troppo sfruttata, però quella distesa di sabbia e dune sahariana continua ad avere il suo perchè ed è oggettivamente un luogo di grande valore ambientale perché si tratta di una delle rare oasi naturali presenti tra l’America del Nord e del Sud. Huacachina è una vera e propria oasi nel deserto. Con la differenza che per raggiungerla non è necessario imbarcarsi in una carovana di mercanti e inoltrarsi per settimane tra le dune. Basta fare una passeggiata in centro a Ica, e prendere un moto-taxi destinazione Huacachina. In cinque minuti, svoltate un paio di dune di periferia, si arriva al villaggio, e fuori solo sabbia chiara, sole rovente e il vuoto sinuoso del deserto. Si respira la meraviglia naturale delle oasi.

Detta così sembrerebbe inevitabile il senso di isolamento e di serenità trasmesso da questo luogo, eppure intorno al laghetto sono spuntati come funghi servizi (alberghi, ristoranti, bar, noleggi di barchette, etc) e una frotta di dune buggy scorrazza i visitatori di continuo su giù per il deserto, quindi non fatevi illusioni e non immaginatevi di varcare zone non battute, attendere poeticamente la luce giusta, la duna morbida e intonsa, magari senza impronte di piedi o segni di pneumatici perchè li troverete ovunque.  Superato il primo momento di disillusione viene però il bello 😀

Arriva lui, il carro tubolares, che solo a guardarlo capisci già a cosa vai incontro!

Una specie di ragno metallico enorme e coloratissimo da 10 posti a sedere rialzati, un motore rumoroso e musica tamarra, autista pazzoide dotato di inevitabili occhiali da sole a fascia anti-sabbia e strane cinture di sicurezza come quelle delle giostre più pericolose, fasce da entrambi i lati con aggancio centrale, e barre gommate all’esterno. Tutti dettagli da non sottovalutare. Io come sempre avevo al collo la reflex e ignara ho commesso un errore che consiglio vivamente agli altri di evitare, meglio non avere niente che sballanzoli addosso. Che l’avventura abbia inizio!

Si lascia l’oasi e si inizia a salire su verso le dune, i macchinoni sono fatti apposta per arrampicarsi ovunque sulla sabbia e gli autisti si divertono come dei matti ad accellerare al massimo, buttarsi da montagne di sabbia gigantesche a tutta velocità, giocano coi testacoda, saltano da una duna all’altra, sterzano, derapano, corrono e, secondo me, godono anche un filino a sentirci urlare! Sembra di essere in una centrifuga, nonostante le cinghie e le barre volerete addosso al vicino, io poi che sono un peso piuma non avevo nessun controllo della situazione statica. Il divertimento e l’adrenalina a mille sono garantiti e raggiunto l’alto del deserto lo spettacolo diventa veramente incanto.

Scendiamo dal frullatore per una pausa e ritrovare l’equilibrio, siamo in cima a una duna, di fronte solo un infinito paesaggio marziano e si aprono due alternative:

Sandboarding “di pancia” : compreso nel giro sui dune-buggy c’è il sandboardining semplice ovvero lanciarsi dalla cima di una duna con la tavola sotto la pancia in modalità slittino. Le tavole sono molto pesanti e gli attacchi per i piedi molto basici, si può acquistare una velocità non indifferente, bisogna evitare di frenare e lasciarsi andare.

Sandboarding “in piedi”: è in pratica come lo snowboard, ma sulla sabbia, il sandboarding in piedi richiede invece tavole leggere e attacchi saldi ed inoltre qualche ora di training con un istruttore. Quindi  costa di più e va richiesto a parte alle agenzie. Ma io non ho provato, mi è bastato ampiamente già il resto 😀

Informazioni utili

  • Alla fine è un’escursione che richiede solo mezza giornata ed è abbinabile in mattinata alle Isole Ballestas.
  • Per raggiungere l’oasi è molto semplice. Da qualsiasi parte di Ica la stazione dista solo 10 minuti di moto-taxi dalla laguna. La tariffa media di andata e ritorno del taxi è di 20,0 Soles.
  • Il costo per un ora di noleggio del dune buggy, con le discese sul sandboard, possono costare da 35,0 a 40,0 Soles a testa, sommate poi 3,80 Soles per la tassa d’ingresso alle dune.
  • Riservate i tour solo in loco, i prezzi proposti nelle località vicine sono più alti.
  • A Huacachina non ci sono ATM, meglio portarsi i contanti. La laguna è leggermente cara (comparata al Perù in generale), quindi non rischiate.
  • Portate con voi degli occhiali da sole, e sul carro tubolares niente macchina fotogafica al collo, proteggetela al meglio nello zaino!

Qui l’itinerario completo di viaggio del Camino Real in Perù e Bolivia 🙂

Potrebbero interessarti anche...

Trackbacks/Pingbacks

  1. Camino Real in Perù e Bolivia: itinerario e tappe | Alla ricerca di shambala - […] E’ una vera e propria oasi nel deserto, colline di sabbia bianca, laguna centrale con le palme, dune buggy…

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Contact Us