I più strani musei d’Islanda

I più strani musei d’Islanda

Viaggiando in Islanda resti sorpreso di quanto il territorio sia disabitato al di fuori dei centri maggiori. Vedi fattorie isolate, distanti a volte decine di chilometri una dall’altra. Viene naturale chiedersi i come gli abitanti impieghino il loro tempo, che contatti abbiano con il “resto del mondo”, come facciano a sopravvivere all’isolamento, alla solitudine, ai mesi invernali quando il sole transita sopra l’orizzonte solo per qualche ora al giorno. Per trovare la risposta abbiamo la fortuna di conoscere una coppia islandese, che stupita chiede a noi “ma cos’è che attira voi turisti in Islanda?” (e noi ridiamo come se se di fronte al Colosseo un romano chiedesse al turista di passaggio: “ma cosa ti piace di Roma?) e ci racconta come vivono le persone a queste latitudini. Gli islandesi hanno una spiritualità, una dimestichezza con la natura, una capacità di “bastare a se stessi” che forse ormai noi ci siamo dimenticati. Hanno meno bisogno del contatto quotidiano con altri. Ci parlano della presenza in questi piccolissimi centri di designer, scrittori, pittori, musicisti, persone che collezionano minerali, erbe, sassi, oggetti di ogni tipo, uomini e donne che traducono libri, studiano testi antichi, che si dedicano al teatro, al canto e alla cultura con passione, nonostante l’isolamento. Alcuni di questi islandesi sono diventati famosi e le loro abitazioni sono state poi trasformate in musei. Si tratta di esposizioni di tutto rispetto, allestite da persone che vivevano in mezzo al nulla e per tutta la vita hanno catalogato oggetti in solitudine per il solo piacere di farlo. Se pensate che in Islanda ci siano solo ghiacciai, fiordi e vulcani….niente di più sbagliato 🙂 Forse...
I 4 elementi d’Islanda: Fuoco (e Ghiaccio)

I 4 elementi d’Islanda: Fuoco (e Ghiaccio)

Continuo a scomporre in frammenti, nella realtà meravigliosamente amalgamati, questa Islanda da cui sono tornata da poco. E dopo avervi raccontato di Acqua, Terra, Aria resta l’ultimo elemento: il Fuoco. Per conoscerlo bisogna fare un passo indietro e partire dalla mitologia nordica: all’inizio fu il baratro degli abissi e poi due mondi. Uno nel Nord, dimora del freddo, dell’umido, del buio, l’ altro nel Sud, luogo di luce violentissima, fuoco e caldo insostenibile. Dall’incontro di questi due estremi nasce la vita: il ghiaccio si scioglie, dando origine a ciò che esiste. Il primo frutto è un gigante chiamato Ymir. Da lui, nasceranno gli dei, creatori del mondo in cui vivono oggi gli islandesi. In Islanda fuoco e ghiaccio sono uniti fin dall’inizio dei tempi. Questa è una terra totalmente vulcanica, e la cosa davvero singolare è che sotto molti ghiacciai ci sono uno o più vulcani. Sembra quasi che fuoco e ghiaccio siano complici: la lava e l’acqua si uniscono, si alleano, si fondono in un’onda di piena, che nelle eruzioni può raggiungere grandi altezze, sconvolgendo il territorio e minacciando persino l’ oceano.   Le distese di Sandur Al Sud Percorriamo affascinati enormi distese sabbiose in cui la strada, unica, è il confine che separa chilometri quadrati di detriti sabbiosi e melmosi, acquitrinosi e mobili, un unicum con la foce dei fiumi e poi con il mare. E’ questo il Sandur, un fenomeno tipico del sud islandese per cui la lava, esplosa, sparata a centinaia di metri di distanza, caduta e infine spiaggiata dà vita a una specie di deserto, formato da materiali erosi e trasportati a valle da ghiacciai attivi e in movimento. Un deserto chiaroscuro e piattissimo, uno spettacolo di proporzioni...
I 4 elementi d’Islanda: Aria

I 4 elementi d’Islanda: Aria

Proseguo la mia carrellata sugli elementi della natura d’Islanda, perché in fondo la natura è il tratto caratteristico di questa nazione (a parte qualche eccezione). Dopo i post su Acqua e Terra ora parlerò dell’Aria. Tale tema è forse il più difficile, perché la sua interpretazione è libera e devo trovare il mio filo conduttore. Il cielo d’Islanda I cieli d’Islanda non si dimenticano. Se cambio solo una consonante in una delle più belle canzoni di Fiorella Mannoia (perdonatemi il sacrilegio), questa potrebbe essere dedicata di sicuro anche al cielo islandese: Il cielo d’ISlanda è un oceano di nuvole e luce il cielo d’ISlanda è un tappeto che corre veloce il cielo d’ISlanda ha i tuoi occhi se guardi lassù ti copre di verde e ti annega di blu … Il cielo d’ISlanda è un enorme cappello di pioggia il cielo d’ISlanda è un bambino che dorme sulla spiaggia il cielo d’ISlanda a volte fa il mondo in bianco e nero ma dopo un momento i colori li fa brillare più del vero ma dopo un momento li fa brillare più del vero … il cielo d’ISlanda si muove con te il cielo d’ISlanda è dentro di te   Ricordiamoci sempre che siamo a un passo dal Circolo Polare Artico, dove l’aria è tersa e fredda, i cambiamenti di meteo improvvisi, le luci intense fanno scoprire ogni luogo come qualcosa di diverso dal solito. Un porticciolo di barche e pescherecci, un parco nazionale, la lingua di un ghiacciaio, una laguna di iceberg popolata da sole foche, una chiesina sperduta all’orizzonte…ecco tutto può essere trasformato dalla luce (o dai nuvoloni) di quel momento. E la luce d’estate c’è fino quasi a mezzanotte. Qui...
I 4 elementi d’Islanda: Terra

I 4 elementi d’Islanda: Terra

Dopo il post dedicato all’elemento islandese Acqua, ora parlerò della Terra. Qui c’è da sbizzarrirsi, perché in Islanda la terra è inquieta e assume davvero forme stranissime, con stravaganze a volte oniriche, da vedere al meno una volta nella vita. In Islanda il tempo non è legato all’Uomo, ma solo all’origine della Terra, alla geologia. Ogni cosa qui è primigenia, feroce, aspra e creatrice di contrasti. Il paesaggio islandese è mutevole e surreale, proprio come da bambina me lo ero sempre immaginata: sulle mappe l’Islanda era quella nazione indicata in un riquadro a parte, al di là dei bordi della cartina, remota e costellata da nomi affascinanti e impronunciabili. Quando poi ci sono arrivata ho sentito la sincerità, la mancanza di vie di mezzo, di compromessi tra l’uomo e la natura, un luogo dove tutto ha un senso e niente è banale. Niente scappatoie, filtri, solo essenzialità nel bene e nel male. Bellezze infinite e minacce continue per la vita. Cosa intendo? Altopiani desolati, neri campi di lava, calotte glaciali, pozze di fango ribollenti, piscine termali, esplosioni vulcaniche ed elementi che lottano di continuo tra di loro. E’ un viaggio all’indietro nel tempo, che restituisce la consapevolezza del punto di partenza, dell’origine.     Nel nostro periplo dell’isola vediamo marine, squarci collinari, ancora cascate, montagne dalle cime aguzze o morbide e ammantate di muschi, vette innevate, e subito dopo barche, scogli e isole all’orizzonte. Rallentiamo, ci fermiamo, respiriamo e scattiamo, ci godiamo quest’armonia dove ogni colore e linea e luce sono al posto giusto. Ma, partendo da Reykyavik e seguendo il Ring in senso antiorario, vediamo un po’ di punti imperdibili dove la terra d’Islanda dà il meglio...
I 4 elementi d’Islanda: Acqua

I 4 elementi d’Islanda: Acqua

  Ho deciso di scrivere 4 post trasversali dedicati all’Islanda, legati tra loro da un tema un po’ insolito. Ogni articolo di questa specie di quadrilogia è dedicato a uno dei 4 leggendari elementi della materia: Acqua, Fuoco (e Ghiaccio), Aria, Terra. Microcosmo e Macrocosmo, secondo i filosofi greci, nascono dalla loro combinazione e da loro trae origine ogni sostanza dell’universo. Fino a oggi, di tutti i Paesi che ho visitato, l’Islanda è di sicuro la destinazione che per me si avvicina di più a tale visione alchemica della materia. Infatti mai come in quest’isola remota ho visto tutti e 4 gli elementi fondamentali all’opera nello stesso momento per plasmare il paesaggio. Inizio quindi la mia mini serie parlando dell’Acqua. Difficile da immaginare, ma è possibile fuggire into the wild senza per forza uscire dalla vecchia Europa. Basta far rotta verso l’Islanda, poche ore di volo, una terra selvaggia, estrema e per lo più disabitata dove la natura è madre e matrigna, creatrice e distruttrice insieme. Prima di partire avevo in mente distese di ghiaccio, vulcani sputalava, cascate imponenti, balene e migliaia di uccelli che si lanciano da scogliere perpendicolari. Poi arrivi e….. Scopri che è proprio così.   Le cascate in Islanda Se andate in Islanda, qualunque giro decidiate di fare ci sarà sempre un punto fermo: le cascate (in islandese  foss) non mancheranno di sicuro! Non dovrete fare nessuno sforzo per trovarle, l’acqua è padrona di questa terra, e la troverete in mille forme: sorgenti calde, geyser, ghiacciai, fiumi, estuari, fiordi, piscine naturali e tantissime cascate…a centinaia e molte visibili senza sforzo, anche solo percorrendo la Ring Road 🙂 Ora vi elenco quelle che mi sono piaciute di più e perché. Poi ognuno, a seconda...
Dove vedere le balene in Islanda: Husavík e Dalvík

Dove vedere le balene in Islanda: Husavík e Dalvík

Avete presente quando, dopo un viaggio in un certo Paese, hai provato un’esperienza così forte rispetto alle altre da identificare esclusivamente quel luogo con essa? Per me vedere le balene era una specie di missione. I motivi vengono da lontano: troppi Superquark divorati da bambina, amore per il mare dove sono nata e cresciuta, e alcuni tentativi di osservare le balene in giro per il mondo (finiti con un clamoroso due di picche, tra l’altro). Quando sono partita per l’Islanda sapevo che a nord, poco sotto il Circolo Polare Artico, tra giugno e agosto c’era la possibilità di fare whale watching nei paesi di Husavík e Dalvík. E secondo voi mi sarei mai potuta perdere un’occasione così ghiotta? Mio marito dice che quando mi metto in testa una cosa sono un martello pneumatico… E anche stavolta ho colpito con successo. Mai smettere di sognare!   Whale-watching e Museo delle Balene a Husavík Il primo tentativo di vedere le balene è stato a Husavík. Tutti arrivano qui con l’obiettivo del whale watching, e questa zona è diventata la principale destinazione d’Islanda per chi vuole osservare le balene d’estate. La North Sailing e la Gentle Giants sono le due agenzie con flotte di pescherecci, antiche golette o zodiac a seconda di quello che preferite. Il meteo in Islanda tira però brutti scherzi, quel giorno lì acqua a tutta randa, un vento fortissimo e mare molto mosso… chi aveva prenotato da casa l’escursione decide di uscire comunque, io mi informo consapevole dell’ennesimo due di picche. Chiedo in primis per mia figlia, 7 anni, e mi stroncano sul nascere, dicendomi che con brutto tempo non sono autorizzati a far salire a bordo i bambini (giustamente)....

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