Quanto costa un viaggio in Islanda? Un esempio pratico

Quanto costa un viaggio in Islanda? Un esempio pratico

Viaggiare costa, è inutile negarlo, soprattutto in alcuni Paesi. Quando affronto un viaggio non è mia abitudine parlare esplicitamente di budget. Però visitando l’Islanda la mia esperienza dal punto di vista economico è stata talmente forte da convincermi a parlarne sul blog. Ho pensato quindi a un post dove elencare i costi oggettivi che si devono affrontare se si decide di partire per questa destinazione. Quando si è vincolati come me a viaggiare in alta stagione e non si può prenotare molti mesi prima, quando magari non si ha più né l’età né la voglia di usare tenda e fornelletto al freddo, quando non si vuol fare l’autostop o il couchsurfing perché si ha una figlia piccola, allora bisogna essere consapevoli di quello a cui si può andare incontro. Soprattutto se la meta prescelta è l’Islanda, nazione high-cost per eccellenza.   Il nostro viaggio in Islanda Già prima della partenza, un tam-tam di amici viaggiatori che erano stati in Islanda prima di me mi aveva allertato sul fatto che fosse una destinazione costosa. Ma quanto esattamente? Se penso agli on the road più cari fatti finora la classifica potrebbe essere la seguente: Islanda Scandinavia Australia Nuova Zelanda Di certo non rientrano in classifica l’Asia, l’Africa, il Sud America e neppure gli Stati Uniti, decisamente più abbordabili sotto tanti punti di vista. I cosiddetti paradisi tropicali invece fanno storia a sé e non credo c’entrino nulla con un viaggio on the road, quindi li ho esclusi (anche se alcuni entrerebbero alla grande nella categoria dei Paesi più cari). Ma per avere un dato reale su cui ragionare vediamo innanzitutto le mie condizioni di partenza: 3 persone (2 adulti e 1 bambina di 7 anni). 14 giorni di viaggio...
Come organizzare un viaggio in Islanda

Come organizzare un viaggio in Islanda

Oh, ecco! Viaggiare in Islanda? Questo argomento è pane per i miei denti perché, col senno di poi e l’esperienza fatta in prima persona, di sicuro qualche dritta utile su come organizzare un viaggio in Islanda posso darvela. E magari con i miei consigli posso aiutarvi a non fare gli stessi errori che ho commesso io. Inizio col dire che, come faccio da 20 anni a questa parte (con qualche eccezione), se posso mi organizzo il viaggio da sola, tassello dopo tassello, informandomi parecchio sulla nazione che ho scelto come mia meta, sia con i libri che sul web. In seguito organizzo l’itinerario con l’aiuto delle info raccolte e di Google Maps, prenotando e pianificando tutto in autonomia. Così ho fatto anche quest’estate per preparare il nostro viaggio islandese. Lo so, è uno sbattimento pesante, non esente da rischi del mestiere: e difatti la nostra visita si è rivelata essere un discreto epic fail… Ma il perché ve lo dico dopo. Questo more or less, con qualche piccola variazione e tappa bocciata dovuta al meteo, è stato il nostro itinerario, 14 gg così suddivisi (abbastanza tirati lo ammetto, qualche gg in più e sarebbe stato perfetto):   30.07 – Keflavik/Reykjavík – 50 km (45 min) 31.07 – Reykjavík/Thingvellir/Gullfoss/Geysir – 170 km (2 h 30) 1.08 – Selfoss/Thorsmork/trekking Laudavegur – 202 km (2 h 30…in realtà ci vuole moooolto più tempo perchè troverete in Godaland min. 20 guadi e l’ultimo tratto dovrete prendere i loro autobus per i guadi più profondi) 2.08 – Kirkjubaejarklaustur/Skaftafell/Jukulsarlon/Hofn  – 270 km (4 h) 3.08 – Hofn/ Fiordi dell’Est/Egilsstadir  – 187 km (2 h 48) 4.08 – Egilsstadir/Dettifoss/Mytvan – 164...
Islanda, impressioni a caldo: è un pianeta diverso

Islanda, impressioni a caldo: è un pianeta diverso

Quando si rientra da un viaggio ci sono impressioni che richiedono tempo per essere metabolizzate e condivise, mentre ce ne sono altre che arrivano subito e che sono da raccontare a caldo. È giusto tirar fuori le impressioni che arrivano d’istinto: sono come grandi fuochi ardenti, che non riesci a spegnere e poi riaccendere dopo settimane o mesi, come fossero una candela. Ci sono aspetti dell’Islanda che mi hanno colpito all’improvviso e che non vanno sottovalutati. Li vorrei raccontare qui, perché siano utili a chi fosse interessato a organizzare un viaggio nella cosiddetta Terra del Ghiaccio e del Fuoco. Perché c’è una cosa che non dovete dimenticare mai: l’Islanda è proprio un pianeta diverso.   L’Islanda è un luogo molto particolare E’ vero, atterrare in Islanda è un po’ come atterrare su un pianeta diverso, ma profondamente diverso dalla realtà (e non parlo di temperature!) a cui siamo abituati noi. Perché la natura è tutto, l’uomo anche oggi non necessario, i panorami sono di una purezza unica: acqua-aria-terra-fuoco in un gioco lunare fatto di altitudini, spaccature, cadute, vapori, ghiacci, mari plasmati dalle ere della Terra, dalle catatrofi secolari e dove l’unica variabile quotidiana sembra il meteo. E non puoi esserne deluso, perché è un gioco fortissimo e prorompente e arrivi qui senza nessun’altra aspettativa se non lasciarti meravigliare da quello che troverai lungo la strada. E di sorprese questo paese ne ha in serbo moltissime.   Visitare l’Islanda on the road è un viaggio impegnativo Dal punto di vista della difficoltà organizzativa da casa: perché le strutture ricettive sono molto poche rispetto al flusso turistico in alta stagione e moltissime hanno le camere già opzionate dai tour operator molti...
Estate 2015, tra poco si parte: itinerario del mio viaggio in Islanda

Estate 2015, tra poco si parte: itinerario del mio viaggio in Islanda

Tra poco ci risiamo, si fa sul serio: giacca di goretex, pile per l’occorrenza, scarpe da trekking, zaino e macchina fotografica (of course) e un certo “godimento” a puntare la bussola verso Nord dopo questo Luglio africano.. l’Islanda ci aspetta 🙂 i tempi si fanno più duri, i giorni a disposizione sono limitati e la possibilità di viaggiare purtroppo si assottiglia, ma l’estate è sacra e un viaggetto di quelli con la V maiuscola anche quest’anno sta per arrivare. Come sempre desiderato, atteso, sudato, costruito pezzetto per pezzetto, artigianale e in completa libertà. Come piace a me 🙂 Che l’Islanda fosse l’obiettivo preciso dei miei piani, no, non posso proprio dirlo perché avevo messo il cuore su un giro indocinese a cui tenevo parecchio, ma se non è oggi arriva di sicuro, basta saper aspettare. L’Islanda era da tempo lì on my mind, in qualche angolo della mia testa curiosa, poi un giorno ti appare sul pc una tariffa aerea, gli sguardi si incrociano e la lampadina si accende, un fluire di pensiero-emozione-azione che in 3×2 ti porta ad avere i biglietti in mano. E anche quest’anno la destinazione è arrivata! Saranno gli elfi ad averci chiamato???? May be. Ma bando alle ciance, tra 8 giorni voliamo a Reykjavik 🙂 Questo l’itinerario a grandi linee, indicativo, poi quello reale preciso che avremo fatto lo metterò sul blog quando torniamo. Il giro è di due settimane, quelle che possiamo fare al momento, ma se avessimo avuto qualche giorno aggiuntivo non è che ci stava male, anzi. Abbiamo noleggiato una 4×4 perché l’idea è quella di non limitarci al Ring 1, l’anello classico che...
Visitare Londra a piedi – Parte 4: Natale nel West End

Visitare Londra a piedi – Parte 4: Natale nel West End

Ultimo itinerario a spasso per Londra durante il Natale appena trascorso. Se già Londra ha il suo perchè, c’è poco da dire, sotto le feste natalizie diventa ancora meglio. A Londra il Natale è ovunque, per strada, nei musei, tra le vetrine dei negozi, su ogni portone, nelle musiche. Senza contare i mercati, le piste di pattinaggio, lo shopping e i saldi, i concerti, le tazze di mulled wine e quella atmosfera che pervade le strade con mille luminarie. Qui sì che “Christmas is in the air”! Se l’avete aspettato con trepidazione, Londra non vi deluderà di sicuro 🙂 Covent Garden Il quarto itinerario della mia Londra a piedi va nel cuore del West End, un quartiere circoscritto ma di quelli “densi”, così densi che una giornata ci vuole tutta. Ma veniamo subito al sodo, vi suggerisco una camminata che ha inizio dalla fermata della Piccadilly Line Covent Garden. Esatto, si comincia da un must to do: un posto unico, tra esclusività e suggestione, dall’aria internazionale al riparo delle tettoie dell’antico mercato dei fiori. Che poi a leggerne la storia, qui c’era l’orto di un convento, poi diventato luogo di mercato, mentre oggi c’è di tutto: bancarelle, locali, cioccolaterie, frutta, artigianato, cibi dal mondo e tanta tantissima gente. Un flusso di vita su più livelli 🙂 Candele profumate, borse pathcwork di design, grembiuli da cucina, artisti di strada che si esibiscono, negozi specializzati nel the e negli infusi, Un luogo vivo, intimo e pieno di artisti, c’è l’angolo di chi canta musica classica, chi intrattiene con giochi di prestigio, chi con una risata e chi, con maestria, fa l’equilibrista...
Visitare Londra a piedi – Parte 3: dalla City al Borough Market

Visitare Londra a piedi – Parte 3: dalla City al Borough Market

Terzo giro di giostra londinese e terzo itinerario a piedi attraverso le mille facce di Londra, sempre per chi la approccia per la prima volta e deve destreggiarsi tra i tantissimi “imperdibili” della città. Qui trovate il primo coi grandi classici e la zona di South Bank, qui il secondo con la zona di Kensington e i suoi tesori. Questo terzo itinerario invece attraversa lo Square Mile della City, il cuore finanziario di Londra, per arrivare al di là del Tamigi al palcoscenico gastronomico del Borough Market. Un itinerario che è bel mix di modernità, epoca vittoriana, icone londinesi e cibo di qualità. Perché il vero sapore di Londra, per quello che ho potuto capire, è proprio nel suo evolversi, nel non rinunciare mai alla diversità, una città dove le tracce e i sapori si mischiano, dall’angolino incredibilmente bohémien ti giri e puoi trovarti all’ombra del grattacielo dell’ultima archistar, sempre in mezzo a un mare di culture, sempre nella corrente. E c’è spazio per tutti, puoi sentirti accolto, c’è talmente tanto mondo a Londra che ti può solo trascinare via. Poi certo ti risucchia ogni energia, di te resterà ben poco, qualche granello. Un miscuglio di razze, etnie, facce che si incontrano mantenendo ognuna la propria identità. Ogni quartiere ha il suo cibo, i suoi vestiti, i suoi negozi, la sua gente. Una città dove ogni programma rischia di essere scardinato perché troppo incompleto. E allora via a un nuovo percorso da fare a piedi, partendo dal presupposto che tutto a Londra è impossibile vederlo (a meno che non prendiate la residenza 😛 ) : La City Il punto di...

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