Giardini La Mortella a Ischia: non solo eden botanico, ma canto di lode alla natura

Tempi duri per i viaggiatori questi, si prospetta una Fase 3 post-Covid19 con un turismo mascherato, distanziato, igienizzato, sanificato, in sicurezza (parola chiave che riecheggia ormai ovunque) e soprattutto da reinventare completamente in ogni minimo dettaglio. In questo balletto quotidiano di dati della Protezione Civile, di piccole aperture e restrizioni pesanti, di differenziazioni tra regioni italiane, di voli cancellati, lockdown e DPCM, di attività improvvisamente resettate e ora in timida ripresa, di fantomatici bonus che sembrano corse ad ostacoli più che aiuti reali, nell’indecisione sul futuro prossimo e sui mesi a venire (io temo di dover restare in Lombardia)… ho pensato di tornare dopo 3 mesi di doverosa riflessione, all’origine di questo blog. Un angolo al servizio dei viaggiatori, dove trovare racconti di viaggio, perché credo ci sia bisogno di ricominciare a guardare avanti, passioni incluse. Anche se ci vorrà del tempo e del criterio per rimettersi in carreggiata e superare le difficoltà.

Visto che il mood della nostra estate sarà, per forza di cose, la riscoperta del nostro paese #ripartodallItalia con un giardino incantato, di una bellezza e di una potenza tale da farci dimenticare per un attimo le ombre che stiamo attraversando.

Sono i Giardini La Mortella a Ischia, un orto mediterraneo e insieme un angolo di foresta tropicale, un giardino di ispirazione orientale intrecciato a piante inusuali ed esemplari unici in Europa. Ma soprattutto un luogo pieno di fascino, dove lasciarsi entusiasmare dalle geometrie fluide della natura e dalle sue incredibili bizzarrie. Un luogo dove tornare bambini, lasciarsi prendere dallo stupore, dall’entusiasmo, dall’armonia tutta intorno. Un’eccellenza nostrana.

La genesi dei giardini, William Walton e Susana Gil

Già la storia d’amore che sta alle spalle della nascita dei giardini è tutta un programma:

Galeotto fu un cocktail party a Buenos Aires. Il noto compositore William Walton, all’età di 46 anni, ebbe un sussulto quando notò la segretaria argentina del British Council Susana Gil, ventiduenne brillante e determinata. Walton non si fece scappare l’occasione e il giorno dopo chiese la mano della ragazza. Susana non cedeva alle lusinghe (una al giorno per due intere settimane) finché le proposte di William non cessarono. Solo a quel punto la ragazza gettò la spugna. Nel 1948, le nozze. Certo il matrimonio non fu una favola: Walton veniva da una condizione di scapolo incallito, le relazioni extra talamo erano all’ordine del giorno e, da spietato narcisista ed egoista che era indusse la moglie a un aborto coatto. Era una vera fortuna che Susana lo adorasse. E soprattutto che Susana fosse quella creatura meravigliosa e rara che era. Nel 1949 la coppia scelse di lasciare Londra e trasferirsi nella natura incontaminata di Ischia. Dopo qualche anno da precari in affitto, comprarono un terreno vicino a Forio, sul monte Zaro – una gola spoglia, dove l’unica nota di colore era data dalle mortelle (i mirti) – e vi costruirono la loro casa”. – Fonte Discovery italia

Nel ‘56 Susana iniziò, con il paesaggista Russel Page, a progettare La Mortella. L’architetto ridisegnò gli spazi, ma la realizzazione del giardino, la scelta delle piante e la supervisione dei lavori era nelle mani di Lady Walton. Quel paesaggio minerale e nudo rinacque sotto forma di Eden tropicale. Page spiegò come un giardino può esistere solo se è espressione di fede e speranza, un canto di lode alla natura. E i Walton trasformarono una collina in un tripudio di mirti, di mortella, di ninfee, orchidee ed ibiscus, oltre che piante dai più disparati angoli del mondo e, allo stesso tempo, un luogo profondamente spirituale, un vero tempio della natura. William continuò a portare piante da ogni angolo della terra fino alla sua morte nel 1983 a 81anni, il giardino frutto del loro amore è divenuto dopo la sua morte, secondo sue disposizioni, aperto al pubblico, mentre i suoi beni destinati ad una Fondazione, un “Trust” inglese, a disposizione di giovani compositori provenienti da tutto il mondo per lavorare alle loro composizioni. La Mortella è diventato un centro di eccellenza mondiale per rappresentazioni di musica, teatro e danza.

Le caratteristiche dei giardini La Mortella

La Mortella è su più livelli, una variazione infinita di cromatismi e profumi  decorata da terrazze, vasche, fontane, oltre 1.000 piante rare ed esotiche. Ci si perde tra la fioritura delle camelie, scopro specie mai sentite dai nomi onirici: la Camellia sasanqua, le williamsi, le japonica, le reticulata, la fioritura purpurea della Bauhinia blakeana, l’albero “delle orchidee” di Hong Kong, o la pennellata degli agrumi che si mescola con le fragranze delle delicate Buddleja sudafricana. Sulla pergola della tea house i grandi fiori a tromba della Solandra, detta “Copa de oro”. Più sali più hai panorami spettacolari sul mare, con mia figlia siamo accompagnate dai fiori blu dei rosmarini, con le loro cascate di rami profumati. La macchia mediterranea, le bacche di corbezzolo e di mirto, fanno da sfondo alle strane corolle di piante australiane, come le Mimose, le Grevillee, le Banksie. Gli aceri giapponesi solo in autunno scalderanno il giardino orientale, mentre in inverno sbocceranno le magnolie.

Sembra il mondo intero si sia dato appuntamento qui, per permetterci di stupirci e di imparare.

E’ questa l’eredità dei coniugi Walton all’isola d’Ischia, un tesoro di cui innamorarsi. Paradisi esotici, specie rare, fioriture, ninfee, piante dall’aspetto singolare, un museo floreale a cielo aperto, giardini regalati ai posteri da nobili collezionisti appassionati di botanica. Un vero viaggio nelle meraviglie del Mediterraneo, inserito da The Guardian nella lista dei 13 giardini più belli al mondo.

Ci sono due parti: un giardino più basso nella valle, ed un giardino superiore sulla collina, per un’area complessiva di circa due ettari. L’ambiente è concepito sfruttando al meglio lo scenografico ambiente roccioso e i panorami sul mare, è arricchito da piscine, fontane, ruscelli, con l’inserimento di piante acquatiche come papiro, fior di loto e ninfee tropicali. Le varie zone sono un intreccio di viali, sentieri, muri a secco, rampe e  vedute sulla baia di Forio.

A valle le piante subtropicali: l’orientale Ginkgo biloba e una collezione di felci arboree. L’area decisamente più spettacolare di tutto il giardino è la Victoria house, regno delle ninfee su cui governa incontrastata la Victoria amazonica. Nell’acqua galleggiano le sue enormi foglie rotonde e i suoi fiori cambiano sesso e colore dal giorno alla notte: femmina bianca dall’imbrunire alla tarda mattinata (poi si chiude), maschio rosso cremisi dal tardo pomeriggio. In collina invece si apre un altro mondo: fra le rocce vulcaniche fioriscono lavande, corbezzoli, lecci, lentischi e tantissimi mirti. Nel punto più alto, c’è il giardino orientale, con un tempietto thailandese e uno stagno con piante di loto, il posto giusto per la meditazione. E’ la Sala Thai, immersa un’atmosfera orientale, circondata da fiori di loto, peonie, bambù e aceri giapponesi. Poi la Cascata del Coccodrillo, fra ulivi e agapanthus. Infine il Ninfeo e la Roccia di William, dove sono custodite le ceneri del compositore.

Natura e musica nelle stagioni concertistiche

Caratteristica de La Mortella è l’armonia tra musica e natura, curata grazie alle stagioni concertistiche organizzate per sostenere il debutto musicale dei giovani virtuosi: in primavera e in autunno i recital di Musica da camera, in estate il Festival per le orchestre giovanili con concerti di Musica sinfonica nel suggestivo Teatro Greco. Durante l’anno proseguono i concerti di musica classica in collaborazione con Conservatori e scuole di musica nazionali ed internazionali. Il 2019 per la Fondazione Walton si è chiuso con 60 concerti, 3 stagioni musicali e più di 79 mila visitatori, di cui 73.500 al giardino e 5.500 presenze agli eventi musicali.

Ma le iniziative includono anche le inedite visite “sensoriali” notturne: a Luglio e Agosto, (di solito visitatori. La fermata dell’autobus dista dal parco solo 250 mt. Dal comune di Ischia, Casamicciola e il martedì alle 21.00) si va accompagnati da guide esperte per immergersi nelle serate estive, tra profumi esotici, lo sfavillio delle lucciole e i fiori tropicali notturni; l’itinerario svelerà le piante grazie alle guide che con una torcia illumineranno i dettagli facendoli emergere dal buio.

Informazioni utili

Come raggiungere i Giardini la Mortella: Il Giardino La Mortella è situato nel comune di Forio, in località Zaro, facilmente raggiungibile sia in autobus che in automobile percorrendo la strada principale che circonda l’isola. Per chi arriva in auto, il parco dispone di un ampio parcheggio gratuito posto all’ingresso per i Lacco Ameno la tratta è coperta dalle linee CS, 1, 2 mentre da Forio, dalla linea CD, 1, 2, 24.

Per tutte le informazioni logistiche questo è il sito ufficiale dei giardini.

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2 Comments

    • Ciao rubinetto da cucina in acciaio inossidabile (complimenti per l’originalità), ti ringrazio del tuo commento.

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