Ggantija a Gozo: la civiltà perduta dei giganti

Ggantija a Gozo: la civiltà perduta dei giganti

Nel corso della storia molte civiltà sono nate e si sono perse: la civiltà di Rapa Nui sull’Isola di Pasqua, i Nabatei che ci hanno lasciato Petra in Giordania, gli Olmechi in Messico, gli Anasazi che scavavano nei canyon tra Arizona, Utah, Colorado, le vestigia di Angkor Wat dell’impero Khmer in Cambogia, la civiltà della Valle dell’Indo tra Pakistan e India, la civiltà peruviana dei Moche … solo per citane alcune. Civiltà del passato nate e fiorite in ogni angolo del mondo, per poi svanire nel nulla o quasi: sulla loro scomparsa si indaga ancora oggi. Ci restano monumenti in rovina, frammentarie emergenze di civiltà lontanissime, punte d’iceberg di realtà sepolte. E affascinanti perchè aprono anche ai meno esperti finestre di conoscenza, chiamano la mente alla ricerca, ci spingono a riportare alla luce qualcosa di sommerso, divorato dal tempo, incompleto. A Gozo ce n’è una di queste e l’isola mi ha affascinato soprattutto per una ragione: è antichissima, è stata un crocevia di dominazioni di Fenici, Greci, Cartaginesi, Romani, Arabi, Normanni, Aragonesi, Francesi e Inglesi e vanta un immenso patrimonio archeologico risalente alla preistoria. Gozo ci parla di viaggio, di scoperta, del fascino dell’ignoto, di natura e cultura intrecciate, di sfida ai luoghi comuni, di misteri e civiltà perdute, di costruzioni “inconcepibili” per l’epoca in cui furono realizzate. Malta vide svilupparsi una civiltà megalitica agli inizi della Età del Bronzo, attorno al 3500 a.C. (già solo a pensarci non ci si crede), contemporanea alla diffusione nelle terre fredde della cultura dei menhir dell’Europa occidentale. Sulle isole sorsero grandi complessi cultuali utilizzati per circa un millennio fino al 2500 a.C., dopodichè la...
Viaggiatori post Covid19: incertezze e prospettive dopo l’emergenza

Viaggiatori post Covid19: incertezze e prospettive dopo l’emergenza

Mi ero fatta un piano editoriale 2020, nel mio piccolo erano parecchi i post programmati sui luoghi visitati di cui avrei voluto raccontare come sempre con parole e immagini: dalle isole campane, a Malta al Lago di Costanza, alle ultime tappe del Camino Real a qualche chicca su Cuba. Questo prima dello tsunami sanitario che ha coinvolto il nostro paese e il mondo intero, momento in cui siamo diventati all’improvviso viaggiatori in una stanza e la frontiera è diventata la porta di casa. Ma ora, superato il momento di reset iniziale e accettata la situazione con il massimo spirito di adattamento, ci apprestiamo a voltare pagina e forse chiudere proprio il libro precedente. Quale cambiamento avverrà? Come saremo noi viaggiatori post-Covid19? Le ipotesi sul tavolo degli addetti ai lavori Ogni giorno leggo articoli nuovi sul futuro del turismo per cercare dagli esperti del settore punti di riferimento, lumi, tentare di capire quali sono le variabili in gioco, le direzioni possibili, come cambierà il nostro modo di agire e scegliere i nostri spostamenti in funzione dell’epidemia, dei numeri, dei paesi in cui si svilupperà e in cui si attenuerà fino a zero contagi, in funzione di una futura cura e vaccino che influiranno sulla libera circolazione di tutti noi. Si incrociano problematiche sanitarie, scientifiche, economiche, politiche e sociali, e l’insieme – non nascondiamoci dietro un filo d’erba – è complesso e molto destabilizzante. L’aspetto psicologico Il contributo più interessante letto finora mi è arrivato sulla mail del blog attraverso un comunicato stampa a cura di Open Mind Consulting e riporta, al di là di tutti gli scenari possibili, il parere del dott. M. Felletti, psicanalista...
Buongiorno Ceramica 2018 a Bassano del Grappa e Nove (VI)

Buongiorno Ceramica 2018 a Bassano del Grappa e Nove (VI)

Negli ultimi anni sono sempre più numerosi coloro che, in alternativa alle consuete proposte di weekend/vacanza anche in luoghi insoliti e meno battuti dal turismo di massa, scelgono invece di dedicare il proprio tempo libero alla ricerca delle loro passioni.  Per approfondirle, per ispirarsi, con un programma di viaggio finalizzato solo a scoprire quella specifica passione, stanandola nei luoghi giusti, negli eventi dedicati, individuandola nelle persone con una storia da raccontare a tema. L’ultimo trend dei viaggiatori è proprio il turismo esperienziale, non “cosa mi offri”  ma “come mi fai sentire” dove al centro c’è la persona, il fattore umano, le proprie preferenze e passioni, la voglia di tornare a casa non soltanto con le foto ma con il ricordo e le emozioni di un’esperienza ed soprattutto un bagaglio culturale arricchito. Tra tour culturali, esperienze gastronomiche, attività naturalistiche o sportive, scoperta delle proprie radici e tradizioni, offerte differenziate, oggi si viaggia per apprendere, immergersi in momenti di vita quotidiana e partecipare ad attività pratiche, dove l’elemento emozionale si unisce a quello della sperimentazione. In quest’ottica il 19 e 20 Maggio ho preso parte all’evento Buongiorno Ceramica 2018 , Festa della ceramica italiana ed estera,  organizzata in 40 città italiane dall’Associazione Italiana Città della Ceramica (AiCC). Dal primo mattino a notte fonda centinaia di eventi aperti al pubblico, come atelier, fornaci e laboratori: concerti, visite guidate, mostre, percorsi con degustazioni, opere live, laboratori, esibizioni. Ma anche aperitivi col maestro, incontri, dibattiti e come testimonial di questa marcia creativa maestri storici e makers più innovativi, giovani designer e artisti. Il tutto nei nostri centri storici legati tradizionalmente all’arte ceramica e alle sue maestranze. L’evento nasce dalla volontà...
Prima di partire: destinazione e assicurazione di viaggio

Prima di partire: destinazione e assicurazione di viaggio

Prima di mettersi in viaggio è indispensabile valutare i rischi connessi alla destinazione di viaggio e seguire alcuni passi, per garantirsi un viaggio in tutta sicurezza. Ho letto di recente che alla vigilia della partenza, infatti, solo un italiano su quattro, cioè il 26% stipula un’assicurazione di viaggio, contro una media europea del 70%. C’è il viaggiatore seriale o occasionale che la sottovaluta e schiva volontariamente come spesa in più, quello che non la conosce a dovere, e chi -come me- non viaggerebbe mai senza: l’assicurazione di viaggio rimane uno strumento imprescindibile. Personalmente da quando ero una studentessa ho sempre stipulato almeno l’assicurazione sanitaria, a cui ho aggiunto quella per l’annullamento da quando è nata mia figlia. Ma perché farla? La risposta è immediata: in molti paesi la sanità costa e anche tanto. Non si tratta solamente di casi limite come i classici Stati Uniti, ma anche di paesi come Giappone, Russia o Australia. Molto spesso, anche in posti dove le cure non sono così costose, è sempre meglio affidarsi alle mani di un ospedale internazionale, con standard elevati, ma con prezzi decisamente alti. Insomma: prima di averne bisogno sembra tutto inutile, si preferisce essere ottimisti e non associare il viaggio o la vacanza a possibili “incidenti di percorso” ma quando capita qualcosa (Murphy è sempre dietro l’angolo) è importantissimo essersi affidati ad una compagnia assicurativa seria  con tutta una serie di accorgimenti che ci facciano viaggiare tranquilli. #Sito della Farnesina Il sito del Ministero degli Esteri mette a disposizione del cittadino informazioni di carattere generale sui paesi esteri. Sono informazioni politiche, sanitarie e di sicurezza aggiornate e permettono di viaggiare sicuri nel mondo con una semplice e rapida consultazione. Dove siamo nel mondo  è invece il servizio...
Sicilia Orientale: Caltagirone, la città della ceramica

Sicilia Orientale: Caltagirone, la città della ceramica

Il verde, il giallo, l’azzurro. I pistacchi, il sole, il cielo. Questi i colori forti e solari di Caltagirone, che fanno da sfondo a un patrimonio di chiese e palazzi inestimabile. L’itinerario in Sicilia Orientale prosegue con una tappa appartata, nel cuore rurale dell’isola, lontano dalla costa. Cattagiruni (come la chiamano i suoi abitanti), più di quaranta chiese,  campanili sparsi, un museo a  cielo aperto, facciate maestose,  volute e putti cesellati, chiostri solenni, case basse e antiche che pian piano si arrampicano l’una sull’altra su questa collina dei Monti Erei, un grande mosaico architettonico. C’è una caratteristica che da subito mi ricorda casa mia: nel centro storico ci sono i carruggi. Sì, proprio i vicoli stretti come nei borghi liguri, un sali e scendi di carruggi tortuosi fondati dai Genovesi attorno al 1040, al primo sbarco in Sicilia, e in seguito utilizzati dagli abitanti per nascondersi dai nemici e disorientarli. Il mondo è veramente piccolo. pic credit: photopis.blogspot Non esiste Caltagirone senza la ceramica. Questo luogo è, in ogni suo angolo, un tripudio di ceramica: dalle botteghe d’arte dei ceramisti alle indicazioni  stradali, ai nomi delle vie, ai numeri delle case, alle scalinate colorate, alle decorazioni architettoniche dei palazzi fino alle transenne (altrove anonime, qui decorate con disegni su ceramiche). Difficile dire cosa e dove guardare, è tutto un incontro tra tradizione ed eccellenza, un dettaglio prezioso, un  simbolo del made in Italy. Conoscerne la storia e le origini diventa indispensabile e aiuta a dare il giusto valore alle cose del presente. “L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è.” Paul Klee...

Contact Us