Capri panoramica: le esperienze da non perdere

Dopo la Capri low cost  passo ora a raccontarvi la Capri più panoramica e i suoi belvedere. Ci sono dei luoghi geografici che diventano nell’immaginario simboli e rimangono, a dispetto delle parole, impressi per sempre nella memoria fotografica. E’ il caso, per esempio, delle tre sorelle della Monument Valley  , il simbolo di tutto il West USA. Anche Capri vanta un luogo simile e anche questa volta sono tre le formazioni rocciose che dominano il paesaggio: si tratta dei Faraglioni, ovvero tre isolotti appuntiti che emergono dal mare e che sono considerati i custodi di Capri. Alti circa un centinaio di metri, il primo è Stella, poi c’è il Faraglione di mezzo (il più piccolo per dimensione e caratterizzata da una cavità al centro) e Scopolo, o Faraglione di Fuori.

Sono 3+2 le esperienze da fare se capitate in questo piccolo paradiso verticale, le prime tre imperdibili e le altre due  fattibili solo se avete gambe allenate e anche un pizzico di tempo in più per avere un quadro completo dei punti più panoramici dell’isola:

Giardini di Augusto e via Krupp

Una tappa obbligata, breve ma molto significativa, sono i Giardini di Augusto costituiti da una serie di terrazze fiorite affacciate da un lato sui Faraglioni di Capri e dall’altro sulla Baia di Marina Piccola. Intorno la Valle della Certosa, il Monte Tuoro, il Monte Tiberio e il Monte San Michele. La vista è di quelle che non si dimenticano facilmente, lo strapiombo sotto e l’infinito davanti, l’incanto assume due soli colori: il verde e il blu, e raggiunge le curve mozzafiato di Via Krupp, opera d’arte di ingegneria civile scavata nella roccia.

Nei primi anni del ‘900 l’industriale tedesco Friedrich Alfred Krupp, era solito passare le vacanze estive a Capri. Attraccava con il suo panfilo a Marina Piccola, ma trovava scomodo raggiungere la sua suite al Quisisana. Per questo commissionò all’ingegnere Emilio Mayer una strada che da Marina Piccola si inerpicasse fino alla zona della Certosa di San Giacomo e dei Giardini di Augusto. L’ingegnere fece tagliare la roccia a vivo e superando un dislivello di circa 100 metri costruì una delle più spettacolari strade del mondo : una serie di tornanti così stretti da sembrare sovrapposti. Attualmente via Krupp è chiusa per il pericolo di caduta massi. E’ possibile ammirarla solo dall’alto dei Giardini di Augusto.

La Migliera e il Bevedere del Tuono

Se non amate troppo i luoghi affollati e cercate invece la pace assoluta e il silenzio,  sul versante sud-ovest dell’isola troverete pane per i vostri denti. Raggiungete Anacapri (p.zza Vittoria), il suo piccolo cimitero e da lì ha inizio il percorso pedonale della Migliera che raggiunge in 2 km  il belvedere finale, attraversando vigneti e campi coltivati. La passeggiata permette di scoprire l’antica anima contadina dell’isola, il sapore è remoto, i ritmi lenti e assolati, il chiasso del turismo fashion pare lontanissimo e sembra di essere catapultati altrove.

Nascosti nella vegetazione si arriva, alla fine della strada, al Belvedere del Tuono, una spettacolare terrazza lignea rotonda affacciata sul mare aperto e sul Faro di Punta Carena. Il mare sembra una distesa infinita e lungo il costone del Monte Solaro si crea un gioco di dirupi che si tuffano in mare. Da questa posizione il tramonto è uno spettacolo privato che puoi goderti fino all’ultimo. Ti siedi sui gradoni e osservi il cadere del disco solare, lentamente. Su questo belvedere, più intimo e riparato, c’è una mattonella maiolicata con una citazione di Emmanuel Kant:

“Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me”

Il tour panoramico in barca dell’isola

Probabilmente è il modo migliore per vedere Capri, una passeggiata via mare che ti permette di ammirare ogni angolo, ogni spiaggia, ogni grotta e caletta, ogni panfilo, ogni gozzo e avere un quadro a 360°. Nessuna visita a Capri può dirsi completa se non avrete fatto un giro dell’isola via mare. Da Marina Grande partono ogni giorno tour organizzati che permettono di effettuare il giro in due ore ma è possibile, volendo, noleggiare un gozzo caprese tutto per voi (con o senza marinaio).

Dopo aver doppiato il Salto di Tiberio, sulla cui cima c’è Villa Jovis, si costeggia il versante Sud dell’isola e all’improvviso una macchia di colore attira l’attenzione, non stona, immersa com’è nella natura. Ma si fa notare. E’ il rosso pompeiano di Villa Malaparte, dimora caprese dello scrittore Curzio Malaparte e capolavoro di architettura razionalista. Poi ecco comparire i Faraglioni, vederli da vicino è tutta un’altra storia: immancabile il passaggio sotto l’arco. Si dice che tutte le coppie che si scambiano un bacio sotto l’arco resteranno insieme per sempre (ambasciator non porta pena :-D). Dopo aver costeggiato Marina Piccola inizia, invece, un tratto ricco di grotte come la Grotta dei Santi e la Grotta Verde, la luce del sole crea un effetto ottico grazie al filtro dell’acqua, e il mare sembra uno smeraldo: sogno di essere qui all’alba con una barchetta e tuffarmici in solitudine dentro. Poi da lontano comincia ad apparire l’imponente profilo del Faro di Punta Carena, svetta alto sul passaggio al versante sud dell’isola, è il secondo più grande d’Italia. E infine si ritorna sul lato nord dell’Isola di Capri, il più selvaggio e disabitato, dove si trova la Grotta Azzurra: qui la barca farà una sosta per dare il tempo a chi vuole di visitarla. Ultima tappa sono i Bagni di Tiberio l’antica residenza sulla spiaggia dell’imperatore romano che giustamente scelse Capri come buen retiro.

  • Il costo a persona è di 18€ in loco e 16€ on-line (Motoscafisti, Laser Capri e Capri Cruise sono le compagnie dei tour organizzati) poi a salire ci sono tante soluzioni più onerose. I bambini sotto i 12 anni sono gratuiti.
  • L’ingresso alla Grotta Azzurra non è mai compreso nel prezzo del giro dell’Isola. Si paga all’ingresso della Grotta e il biglietto è di 14€ a persona (10€ i bambini).
  • La Grotta può essere chiusa per via del mare agitato o del vento sfavorevole. Se è un punto fondamentale del vostro viaggio informatevi al porto prima della partenza.

La Scala Fenicia

Siete sportivi? Siete allenati? Ecco quello che fa per voi, lasciate perdere gli autobus affollati e puntate alla Scala Fenicia. Imponente, scolpita dalla mano dell’uomo, intagliata nella roccia. E’ una lunga e ripida scalinata in pietra che collega il porto di Marina Grande (contrada Torre) ad Anacapri. Costruita in epoca greca (ma secondo alcuni risalente addirittura ai Fenici) , la scala è stata per lungo tempo l’unica via d’accesso ad Anacapri e la sola via per il trasporto di merci e materiali edili. L’intero percorso è di circa 1,7 km e si conclude in prossimità di Villa San Michele, una delle più interessanti dell’isola. Con i suoi 921 scalini l’impressione è quella di salire verso il paradiso.  Un percorso tanto suggestivo quanto impegnativo.

Perché la scala Fenicia è così importante? Per secoli fu l’unico collegamento con la  parte alta dell’isola, la popolazione la percorreva per portare generi alimentari, materiali edili. E a svolgere questo lavoro erano soprattutto le donne anacapresi: trasportavano enormi fardelli sulla propria testa senza perdere l’equilibrio. Poi, nel 1877 tutto cambiò. Una lingua d’asfalto percorse le pendici del Monte Solaro, fu inaugurata la strada carrozzabile che unisce i due Comuni di Capri e Anacapri. Così gli abitanti dell’isola smisero di avventurarsi lungo i suoi faticosi gradoni, preferendo le carrozze e poi le automobili.

Seguite via Palazzo a Mare, sulla destra alcuni gradini e una maiolica indicano l’inizio del percorso. Occhio i gradini sono all’inizio dolci, poi diventano alti. Scarpe comode, bottiglia d’acqua, e forza e coraggio 😀 Inizia il vostro viaggio nel passato caprese.

Sentiero del Pizzolungo e Belvedere di Tragara

Ultima dritta panoramica e passeggiata circolare da non perdere a Capri è quello del Pizzolungo. Lungo il sentiero, in pochi chilometri di costa, si alternano tratti pianeggianti a 775 gradini con varie sfumature del paesaggio isolano, dai Faraglioni alla Penisola Sorrentina visti decisamente da una prospettiva meno nota. Vegetazione mediterranea, ville solitarie e tante deviazioni che conducono a piccoli belvedere, ognuno con un punto di vista diverso sull’isola di Capri e sul mare. La passeggiata può durare dalle 2 alle 3 ore e termina con il Belvedere di Tragara, famoso per la vista sulla baia di Marina Piccola.

Il sentiero circolare inizia e finisce da P.zza Umberto, la famosa Piazzetta di Capri. Incontrerete lungo il sentiero la Casa come me di Curzio Malaparte si fece costruire sul costone di Capo Masullo. Si prosegue poi tra la macchia mediterranea: mirto, euforbie, ginestre, qualche agave, altre specie della flora caprese e pini marittimi. Si incontra qualche solitaria villa e piccoli terrazzi da cui cogliere nuovi punti di vista (compresa Villa Jovis). Si arriva alla Grotta di Matermania, un antro dove venivano celebrati i riti misterici al Dio Mitra e, inerpicandosi per una rampa di scale si arriva all’Arco Naturale, una struttura rocciosa presente a forma di arco  larga 12 metri e sospesa a circa 18 metri d’altezza dal suolo, simile a un ponte naturale fra due pilastri di roccia.

Si arriva infine al Belvedere di Tragara, dicono stupendo soprattutto di sera con la luna e le barche in rada illuminate. Qui hanno passeggiato Oscar Wilde, Pablo Neruda, Jacqueline Kennedy, l’industriale Krupp, Lenin e tanti altri personaggi più o meno noti. Fa un certo effetto e guardandosi intorno si capisce il perchè.

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