I Suoni delle Dolomiti 2016: natura, montagna e musica in Trentino-Alto Adige

I Suoni delle Dolomiti 2016: natura, montagna e musica in Trentino-Alto Adige

Per tutti gli appassionati d’alta quota pubblico questo post, che avevo lasciato in sospeso ma al quale tenevo parecchio. Ora che ho un attimo di respiro è il  momento di parlare di montagna come spazio di libertà, e di musica come linguaggio universale. Qualche settimana fa ho approfittato di un weekend libero per andare in Trentino-Alto Adige e partecipare a un’evento del festival I Suoni delle Dolomiti 2016, cogliendo anche l’occasione per camminare, respirare e ricaricare un po’ le batterie. Una breve parentesi di pace, piacevolissima. Spezzare la routine è vitale e ogni tanto mi capita di vedere una foto, un video, un articolo, pochi secondi bastano per intuire un valore grande, che sta alla base di un evento, e farmi dire che, prima o poi, io lì ci voglio andare di sicuro. In questo caso c’è una grande intuizione di fondo, non l’idea del grande evento, dei numeri importanti, della massa (anche se alcuni nomi di fama internazionale e la pubblicità hanno fatto lievitare la partecipazione negli anni), ma un mettersi in cammino, passo dopo passo, insieme, verso una vetta ad alta quota e verso uno scenario unico al mondo, i musicisti coi loro strumenti in spalla e il pubblico. Tutti in punta di piedi al cospetto della natura e delle Dolomiti. Un paesaggio perfetto con una sua dimensione acustica, musicalmente e spiritualmente, un’alta quota che toglie energie fisiche per essere raggiunta, ma ricambia donandotene moltissime altre. Il concerto finale è solo una chicca, il bello probabilmente sta nell’arrivare in cima, godersi il panorama essenziale dei profili aguzzi e delle vallate, delle marmotte in piedi e delle stelle alpine, dei sentieri che salgono...
Bagnolo di Lonigo (Vicenza): Villa Pisani Bonetti, Palladio e l’arte contemporanea

Bagnolo di Lonigo (Vicenza): Villa Pisani Bonetti, Palladio e l’arte contemporanea

Mi sono sempre piaciute le contaminazioni, nella vita e in tutte le loro espressioni. Ieri a Villa Pisani Bonetti, invitata a Bagnolo di Lonigo (VI) per l’inaugurazione della VII edizione del progetto Arte Contemporanea a Villa Pisani ho potuto avere conferma di che cosa la parola contaminazione possa meravigliosamente creare.  Fino a Novembre 2016 questo capolavoro giovanile del Palladio abbraccia e accoglie le opere inedite di due artisti contemporanei, Pino Pinelli e Mauro Staccioli e diventa culla di espressioni artistiche del nostro tempo. Innanzitutto la villa palladiana E’ sempre un piacere per me, un po’ per formazione un po’ per interesse personale, poter visitare un edificio che ha segnato la storia dell’architettura. Villa Pisani Bonetti, progettata dal Palladio nel 1541 e realizzata nel 1544-1545 segna l’inizio della sua collaborazione con la Serenissima ed è citata nella Sezione “Case di Villa” de I quattro libri dell’architettura, testo immancabile nella biblioteca di qualunque architetto ancora oggi, pure nella mia 🙂 . La mostra è in primis l’occasione giusta per conoscere più da vicino la villa palladiana: l’essenzialità delle sue geometrie che richiamano la monumentalità imperiale di Roma, la facciata sul fiume con la loggia a bugnato rustico, il salone centrale dove di incrociano una volta a botte e una a crociera affrescate da un allievo di Giulio Romano, le sale interne arredate, la forte relazione tra esterno e interno e lo splendido contesto naturale in cui la villa è inserita. Già solo questo merita da solo una visita, anche perché la villa è restaurata e tenuta veramente in ottimo stato dai proprietari. Arte contemporanea a Villa Pisani Citando le parole di Francesca Pola,...
Borghi delle Marche: Gradara, Fiorenzuola di Focara e Montemaggiore al Metauro

Borghi delle Marche: Gradara, Fiorenzuola di Focara e Montemaggiore al Metauro

Di ritorno da un weekend marchigiano ne approfitto per raccontarvi di tre borghi delle Marche, tutti in provincia di Pesaro Urbino, tutti e tre in collina, ognuno con i suoi scrigni e soprattutto delle particolarità che lo rendono unico. Piccole cittadelle fortificate, fatte di stradine, di rocche medievali a scopo difensivo, di camminamenti merlati e terrazze imperdibili sulle vallate intorno o sulla costa. Luoghi di un’altra dimensione, di un altro tempo, in equilibrio con il paesaggio, i ritmi delle stagioni e in armonia con la natura. Luoghi che richiedono poco in termini di impegno e regalano tanto. Il bello però è leggerne le differenze, non solo ammirarli 🙂 Gradara Gradara le ha veramente tutte per colpire l’immaginario del visitatore: una posizione invidiabile, una storia fatta di grandi nomi, l’amore a fare da sfondo di Paolo e Francesca, l’architettura castellana e l’impostazione medievale della rocca, le mura merlate su cui da cui si gode un panorama a 360° sulle valli sotto, gli arredi e le armi dell’epoca, inclusa la Camera della tortura. E poi è veramente tenuta come un gioiellino. Innegabile il tuffo nel passato e il fascino legato alla tradizione, ma forse è proprio qui che manca qualcosa. O almeno è mancato a me. Da un borgo medievale ti aspetti la “patina del tempo”, il segno del suo passaggio su un’opera, i cambiamenti inevitabili, un velo d’antichità, l’imperfezione che racconta la storia. Qui invece un’accurata opera di ricostruzione negli anni ’20 ha trasformato le rovine della rocca malatestiana, dei cammini di ronda, delle torri d’angolo poligonali, del borgo all’interno in un Medioevo ricostruito e perfetto. Bello per carità, scenografico e...
Mantova insolita: il Parco dell’Arte

Mantova insolita: il Parco dell’Arte

Come molti di voi sapranno Mantova è la Capitale Italiana della Cultura 2016 . Se intendete visitare la città dei Gonzaga in questa occasione, e se volete uscire dai classici itinerari del centro storico, a due passi dal centro storico c’è una Mantova insolita, naturalistica, artistica, ecologica e paesaggistica, che vi consiglio vivamente di esplorare. Da più di un anno abito qui e ho inserito nel blog una sezione dedicata al mio luogo di residenza attuale, che ho chiamato Mantua Local. Solo da pochi giorni ho scoperto una magnifica galleria en plein air dedicata alla scultura contemporanea, un angolo di natura da non perdere e da godersi a piedi o in bicicletta. Sto parlando del Parco dell’Arte, creato nel 2013 sulla sponda nord-est del Lago di Mezzo per iniziativa di Mantova Creativa, in collaborazione con l’Ente Parco del Mincio, il Comune di Mantova e la società Tea spa.   Cos’è il Parco dell’Arte? Il Parco dell’Arte è un’esposizione di sculture all’aperto che si trova a due passi dal centro storico di Mantova. È un progetto di valorizzazione dell’arte contemporanea che usa un concetto nuovo: è un percorso creato nel rispetto dei vincoli ambientali all’interno di un’area naturalistica a nord del lago di Mezzo, caratterizzata da sentieri, radure e vegetazione lacustre. L’arte non è chiusa all’interno di un museo ma è libera, a disposizione di tutti, in mezzo alla natura. Con 23 opere di artisti di fama internazionale ( ma ne saranno installate altre 5) si cerca di far capire, attraverso l’arte, il valore della natura in modo sostenibile. Come afferma un esponente giapponese della Land Art: “Un’opera d’arte assomiglia ad una lente di ingrandimento, è qualcosa che ti permette di vedere quello che non avevi mai visto:...
Le Terme di Montecatini: wellness e relax

Le Terme di Montecatini: wellness e relax

Dopo avere raccontato la Montecatini Terme natalizia, per stare sul pezzo (come direbbe qualche mia amica blogger) dedico un post a ciò per cui questa cittadina toscana è universalmente famosa, cioè le Terme di Montecatini. Il mio soggiorno qui mi ha anche dato l’occasione di scoprire le storiche strutture locali dedicate al wellness e al relax: argomenti quanto mai d’attualità, visto che siamo nel periodo invernale e tutti noi ogni tanto sentiamo il bisogno di ritemprare le nostre fredde membra. In questa frenetica vita moderna non dovremmo mai dimenticare di dedicare un po’ del nostro tempo al benessere. Le benefiche acque delle Terme di Montecatini sgorgano da 4 sorgenti calde chiamate Rinfresco, Tettuccio, Regina e Leopoldina, e vengono impiegate nei vari stabilimenti del posto. Con sommo e ovvio piacere mi sono prestata a fare da tester e ho così visitato le Terme Tettuccio e le Terme Redi (dedicate ai trattamenti di cura)  e le Terme Excelsior (dedicate al wellness e ai trattamenti estetici). Terme Tettuccio e Parco delle Terme  Ci sarà un perché se le virtù preventive e curative delle acque termali sono conosciute fin dall’antichità e le acque di fonte sono state impiegate da sempre per sanare i mali del corpo! E ci sarà un perché se da secoli Montecatini Terme è considerata luogo di rigenerazione, benessere, bellezza grazie alle sue acque. Oggi Montecatini Terme fa parte dell’EHTTA European Historic Thermal Towns Association, la prestigiosa associazione che riunisce tutti i più importanti centri termali d’Europa. Le Terme Tettuccio sono lo stabilimento più antico del Parco delle Terme. Il loro nome deriva dalla tettoia che ricopriva anticamente la sorgente e che è diventato il simbolo di Montecatini. Basta entrare dall’imponente ingresso per capire che non ci troviamo...
La Città del Natale di Montecatini Terme: Babbo Natale esiste davvero!

La Città del Natale di Montecatini Terme: Babbo Natale esiste davvero!

Quest’anno, per la prima volta, la mia famiglia passerà il Natale in modo differente. Sarà lontano da casa, in terra asiatica tra monaci buddisti, luoghi sacri, volti tribali, cucina povera e ricchezza di spirito. Quest’anno il mio Natale in famiglia vorrà dire stare insieme, in qualunque angolo del mondo si vada. Però ho voluto fare un piccolo grande regalo anticipato a mia figlia. Lo scorso weekend ho accettato un invito del Comitato Eventi di Montecatini Terme e l’ho portata due giorni alla Città del Natale. Mi sembrava un’occasione perfetta per farle vivere l’atmosfera del Natale a cui lei, che ormai ha 7 anni, comincia a tenere (giustamente) moltissimo. Quella di mia figlia è l’età in cui solo pochi dei suoi piccoli amici iniziano a insinuare che Babbo Natale non esiste, ma lei ci crede ancora ciecamente. E’ convinta che stia al Nord, sulla neve con le sue renne, e una fabbrica di regali che lavora a pieno ritmo per i bambini. I grandi ormai credono solo a quello che vedono, non riescono più ad abbracciare coll’immaginazione una fantasia così grande (e ahimè ne hanno sempre più motivi!). In fondo se non ci fossero i bimbi, la magia dell’infanzia e la poesia delle fiabe… Cosa resterebbe? Sulla scia di questo pensiero ritengo che la Città del Natale sia realmente un’idea vincente, perché per i nostri piccoli Babbo Natale esiste e ci sarà sempre. Tra cento, mille o diecimila anni lui continuerà a rallegrare il cuore dei bambini, ed è giusto che sia così.   Cos’è la Città del Natale di Montecatini Terme? Ammetto che prima non la conoscevo. La Città del Natale è un evento family friendly...

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